ITALIA
Inchiesta della Procura di Brescia
Secessionisti, Arrestato il fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta
L'ex parlamentare figura tra i 24 arrestati nell'ambito dell'inchiesta sui secessionisti veneti insieme agli ex 'Serenissimi' Luigi Faccia e Flavio Contin e l'indipendetista sardo Felice Pani. Contestati i reati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. I carabinieri hanno sequestrato anche un carro armato funzionante
Brescia
Tra gli arrestati dell'inchiesta della Procura di Brescia sui secessionisti vi è anche il fondatore della Liga Veneta ed ex parlamentare, Franco Rocchetta. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma poi Rocchetta abbandonò il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto. Arrestati anche i due ex 'Serenissimi' Luigi Faccia e Flavio Contin, che assaltarono piazza San Marco nel 1997 e l'indipendentista sardo Felice Pani. Un leader del movimento dei Forconi figura invece tra gli indagati.
Sequestrato un carro armato
Rocchetta è stato arrestato insieme ad altre 23 persone, nell'ambito dell'operazione dei Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) che ha preso di mira un gruppo di secessionisti veneti. Nel blitz i carabinieri hanno anche sequestrato un carro armato costruito "per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco". Il mezzo era perfettamente funzionante, tanto che erano state eseguite anche delle prove di fuoco.
Armi dalla criminalità albanese
Nei piani dell'organizzazione, l'azione in piazza San Marco avrebbe dovuto coinvolgere centinaia di persone, alcune delle quali armate. Dalle indagini è emerso che alcuni militanti si sarebbero adoperati per reperire armi leggere attraverso dei contatti con la criminalità albanese, da destinare ai membri dell'organizzazione.
I reati contestati
Nelle ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Brescia su richiesta della procura, sono contestati i reati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.
Iniziative per sollecitare l'indipendenza del Veneto
Secondo gli uomini del Ros, le persone arrestate avrebbero fatto parte di un "gruppo (che si sarebbe costituito nel Bresciano) riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano". Le indagini sono cominciate circa tre anni fa.
Nessun collegamento con la Lega Nord
Il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, ha specificato che "non vi sono elementi che evidenzino collegamenti fra Lega Nord e queste persone", che ritenevano la linea del Carroccio troppo morbida. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha comunque commentato su Facebook. "Arrestare chi vuole l'Indipendenza è follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno sbaglia".
Sulle orme dei Serenissimi
I secessionisti probabilmente avevano intenzione di replicare l'azione dei cosidetti "Serenissimi" di diciassette anni fa. La notte tra l'8 e il 9 maggio 1997 alcune persone occuparono piazza San Marco e il campanile di San Marco issando sulla cella campanaria la bandiera di Venezia, il Leone di San Marco.
Sgominata 'L'Alleanza': l'obiettivo era la rivolta popolare
"L'Alleanza", l'associazione sgominata dal Ros, "ha riunito più organizzazioni secessioniste sotto il comune progetto dell'indipendenza dallo Stato italiano": tra
queste, secondo gli investigatori, Brescia Patria, Veneto Stato, il movimento indipendentista sardo Disubbidientzia, nonché il movimento dei Serenissimi. Rappresentanti di questi movimenti, in particolare, si riunirono il 26 maggio 2012 ad Erbusco (Brescia) in quella che gli investigatori definiscono la riunione costitutiva de L'Alleanza. Obiettivo, secondo il gip, "provocare e guidare in armi una rivolta popolare, la creazione di ambasciate presso Paesi amici, già individuati nella Serbia e nella Svizzera, al fine di ottenere un formale riconoscimento internazionale".
La struttura dell'organizzazione
Una ripartizione dei ruoli tra gli associati, con l'attribuzione di compiti specifici, quali il Comandante della Piazza per la Veneta Serenissima Armata. La struttura secessionista sgominata dal Ros era ben definita. Tra gli associati vi era un nucleo centrale, motore propulsore dell'organizzazione, mentre la formale adesione al progetto indipendentista avveniva attraverso la compilazione e sottoscrizione di schede di adesione, contenenti la carica rivestita e le regole tassative da rispettare. Infine, realizzato l'obiettivo dell'indipendenza, si sarebbe dovuto costituire una sorta di direttorio del nuovo governo Serenissimo, per le trattative con lo Stato italiano. L'Alleanza ha svolto anche una diffusa attività di autofinanziamento che ha consentito di raccogliere non meno di centomila euro, grazie a singole elargizioni e l'apertura, presso la Cassa Padana, di un conto dedicato alla raccolta dei fondi.
Sequestrato un carro armato
Rocchetta è stato arrestato insieme ad altre 23 persone, nell'ambito dell'operazione dei Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) che ha preso di mira un gruppo di secessionisti veneti. Nel blitz i carabinieri hanno anche sequestrato un carro armato costruito "per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco". Il mezzo era perfettamente funzionante, tanto che erano state eseguite anche delle prove di fuoco.
Armi dalla criminalità albanese
Nei piani dell'organizzazione, l'azione in piazza San Marco avrebbe dovuto coinvolgere centinaia di persone, alcune delle quali armate. Dalle indagini è emerso che alcuni militanti si sarebbero adoperati per reperire armi leggere attraverso dei contatti con la criminalità albanese, da destinare ai membri dell'organizzazione.
I reati contestati
Nelle ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Brescia su richiesta della procura, sono contestati i reati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.
Iniziative per sollecitare l'indipendenza del Veneto
Secondo gli uomini del Ros, le persone arrestate avrebbero fatto parte di un "gruppo (che si sarebbe costituito nel Bresciano) riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano". Le indagini sono cominciate circa tre anni fa.
Nessun collegamento con la Lega Nord
Il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, ha specificato che "non vi sono elementi che evidenzino collegamenti fra Lega Nord e queste persone", che ritenevano la linea del Carroccio troppo morbida. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha comunque commentato su Facebook. "Arrestare chi vuole l'Indipendenza è follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno sbaglia".
Sulle orme dei Serenissimi
I secessionisti probabilmente avevano intenzione di replicare l'azione dei cosidetti "Serenissimi" di diciassette anni fa. La notte tra l'8 e il 9 maggio 1997 alcune persone occuparono piazza San Marco e il campanile di San Marco issando sulla cella campanaria la bandiera di Venezia, il Leone di San Marco.
Sgominata 'L'Alleanza': l'obiettivo era la rivolta popolare
"L'Alleanza", l'associazione sgominata dal Ros, "ha riunito più organizzazioni secessioniste sotto il comune progetto dell'indipendenza dallo Stato italiano": tra
queste, secondo gli investigatori, Brescia Patria, Veneto Stato, il movimento indipendentista sardo Disubbidientzia, nonché il movimento dei Serenissimi. Rappresentanti di questi movimenti, in particolare, si riunirono il 26 maggio 2012 ad Erbusco (Brescia) in quella che gli investigatori definiscono la riunione costitutiva de L'Alleanza. Obiettivo, secondo il gip, "provocare e guidare in armi una rivolta popolare, la creazione di ambasciate presso Paesi amici, già individuati nella Serbia e nella Svizzera, al fine di ottenere un formale riconoscimento internazionale".
La struttura dell'organizzazione
Una ripartizione dei ruoli tra gli associati, con l'attribuzione di compiti specifici, quali il Comandante della Piazza per la Veneta Serenissima Armata. La struttura secessionista sgominata dal Ros era ben definita. Tra gli associati vi era un nucleo centrale, motore propulsore dell'organizzazione, mentre la formale adesione al progetto indipendentista avveniva attraverso la compilazione e sottoscrizione di schede di adesione, contenenti la carica rivestita e le regole tassative da rispettare. Infine, realizzato l'obiettivo dell'indipendenza, si sarebbe dovuto costituire una sorta di direttorio del nuovo governo Serenissimo, per le trattative con lo Stato italiano. L'Alleanza ha svolto anche una diffusa attività di autofinanziamento che ha consentito di raccogliere non meno di centomila euro, grazie a singole elargizioni e l'apertura, presso la Cassa Padana, di un conto dedicato alla raccolta dei fondi.