MONDO
Assalto ad un villaggio nel nord-est del paese
Attacchi Isis in Siria: centinaia di cristiani caldei presi in ostaggio. Bruciata una chiesa
Molti abitanti sono stati portati nelle montagne di Abd al-Aziz, le donne e i bambini sono rimasti nel villaggio, che resta presidiato dai miliziani. L'Isis vorrebbe utilizzare gli ostaggi come "merce di scambio" per la liberazione dei loro membri, prigionieri dei curdi
L'assalto è avvenuto in un villaggio nei pressi di Tell Tamer, non lontano da Al-Hasakah. L'intera zona sarebbe sotto assedio: secondo il racconto di uno degli ostaggi che è riuscito a contattare un parente in Canada, gli uomini dell'Isis hanno prima separato le donne e i bambini dagli uomini, per poi prendere in ostaggio diversi abitanti, portandoli nelle montagne di Abd al-Aziz. Le donne e i bambini rimangono nel villaggio, che resta presidiato dai miliziani. L'Isis vorrebbe utilizzare i caldei come "merce di scambio" chiedendo per la loro liberazione la consegna di prigionieri nelle mani dei combattenti curdi, minacciando altrimenti di ucciderli.
Notizia confermata anche dall'agenzia di stampa siriana Sana che ha riferito che i jihadisti hanno lanciato attacchi in diversi villaggi in Siria, incluso Tal Hermez, Tal Shamiram, Tal Riman, Tal Nasra, al-Agibash, Toma Yalda and al-Haooz, nell'est del Paese, uccidendo decine di persone. Gli attacchi sono stati compiuti a bordo di veicoli pesanti e i miliziani hanno bruciato una delle chiese più antiche della Siria, a Tal Hermez, secondo l'agenzia Sana, che cita fonti locali.
L'obiettivo dell'Isis per l'agenzia sarebbe quello di tracciare una sorta di corridoio che arrivi fino al confine con la Turchia, allo scopo di facilitare il passaggio di armi e mercenari. Durante gli attacchi, stando ancora all'agenzia siriana, le forze della coalizione avrebbero sorvolato la zona presa di mira dai jihadisti, senza intervenire.
Resta però ancora difficile costruire nei dettagli la situazione sul posto: non è chiaro quanti miliziani abbiano effettuato il raid, ma l'attacco è stato descritto come ''enorme'' e in un clima di completo ''panico''.