MONDO
La strategia del terrore
Attacchi a Bruxelles. I familiari di Patricia Rizzo: viviamo un inferno
"Chiunque abbia notizie si faccia vivo, speriamo possa essere ritrovata". A Calascibetta (Enna) era tornata per qualche giorno l'estate scorsa: qui tutti ricordano anche i suoi nonni. Nata in Belgio, ha mantenuto la nazionalità italiana
"Lanciamo un appello a chiunque abbia sue notizie di farsi vivo - dice la moglie di Niffeci, Maria Giuseppa Lo Cascio -. Magari Patricia è ferita, si trova in qualche ospedale e non può parlare. Viviamo ore di grande ansia e non ci sono parole per esprimere il dolore della famiglia. I genitori sono distrutti, ieri al telefono sono scoppiati in lacrime. E' una tragedia troppo grande". La speranza di Mario Niffeci e della moglie è che "la si possa trovare viva e non tra le vittime", anche se "mano a mano che passano le ore il timore cresce".
A Calascibetta tutti ricordano
A Calascibetta, piccolo centro della provincia di Enna, tutti ricordano i nonni di Patricia. Sono emigrati in Belgio nel 1962, insieme alla mamma di Patricia, che all'epoca aveva 16 anni. Patricia è nata in Belgio, ma ha mantenuto la cittadinanza italiana. "A Calascibetta era venuta per un paio di giorni l'estate scorsa, tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre - ricorda Maria Giuseppa Lo Cascio -. Era con un'amica e avevano in programma un giro in Sicilia. Anche i suoi genitori tornavano spesso a Calascibetta".
L'ultimo contatto risale a Natale. "Ci siamo fatti gli auguri - ricordano marito e moglie -. Patricia è solare, cordiale, autonoma, una donna in gamba, meravigliosa". A Calascibetta appena si è diffusa la notizia è cresciuta la preoccupazione. "Tutta la comunità è in apprensione - concludono i familiari di Patricia -. Speriamo di poter avere presto buone notizie". Ma il timore di una fine tragica con il passare delle ore aumenta. "E' un dolore troppo grande" continuano a ripetere marito e moglie.