MONDO
Terrorismo
Attacco a Tunisi, il premier tunisino licenzia il capo della polizia. Arrestato un agente
Lo riferisce il portavoce del governo. Nell'attacco hanno perso la vita 23 persone, tra cui 20 turisti stranieri. Quattro le vittime italiane
Riapre il museo del Bardo
Intanto la Tunisia si prepara a riaprire le porte, martedì 24 marzo, del Museo di Bardo e ad accogliere migliaia di manifestanti in occasione del Forum sociale mondiale (FSM), previsto dal 24 al 27 marzo. Il direttore del Museo archeologico, Moncef Ben Moussa, ha parlato espressamente di un "atto simbolico": "Si tratta di una sfida ma è anche un messaggio, vogliamo dire che gli autori dell'attentato non hanno raggiunto il loro scopo". Per l'occasione gli internauti tunisini hanno lanciato un appello a manifestare davanti al museo, il più celebre e prestigioso del Paese, in occasione della riapertura.
Essid conferma falle nella sicurezza
In un'intervista a Le Figaro, il premier tunisino Habib Essid ha riconosciuto le numerose falle nei servizi di sicurezza che hanno consentito, non solo l'attacco terroristico del 18 marzo ma anche la nascita e lo sviluppo del movimento jihadista dai giorni della primavera araba: "Stiamo cercando di valutare la situazione e prendere le misure necessarie affinché il ministero degli Interni faccia il suo lavoro e difenda la Repubblica. L'intervento delle forze di polizia al Bardo c'è stato, certo, ma gli errori compiuti dimostrano che c'è ancora molto lavoro da fare a livello di ministero degli Interni".
La marcia di domenica
Fervono a Tunisi i preparativi per l'annunciata marcia di domenica 29 marzo contro il terrorismo nel centro della capitale tunisina. Alla testa del corteo, secondo i media locali ci saranno il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, il premier Habib Essid ed tutti i vertici istituzionali del paese. Il ministro del Turismo tunisino, Selma Elloumi Rekik, ha reso noto che il governo ha invitato i premier degli altri paesi a partecipare alla marcia per condannare insieme il terrorismo. Prevista inoltre la partecipazione di partiti, associazioni e società civile tunisina. Secondo il ministro del Turismo il numero di annullamenti delle prenotazioni verso la Tunisia è assolutamente irrisorio rispetto all'ampiezza dell'attacco e ha messo in evidenza che la partecipazione degli stessi turisti attualmente in Tunisia alle manifestazioni contro il terrorismo di questi giorni dimostra lo slancio di solidarietà dei paesi amici al popolo tunisino.