Bangladesh: ucciso un altro editore, feriti tre intellettuali. Al qaeda rivendica le aggressioni

31 ottobre 2015Ancora un attacco contro intellettuali laici e anti-islamici in Bangladesh. L'ultima vittima è l'editore Faisal Arefin Dipon, massacrato a Dacca a colpi di coltello. Poche ore prima un altro editore era stato gravemente ferito insieme a due scrittori che si trovavano nel suo ufficio. La rivendicazione del ramo locale di al Qaeda, Ansar al-Islam, non si è fatta attendere.

Faisal Arefin Dipon si trovava nel suo ufficio, nel centro della capitale, quando un gruppo di uomini lo ha assalito con un coltello e gli ha tagliato la gola. Il 43enne era titolare di una casa editrice, Jagriti Prokahony, che aveva pubblicato un libro del blogger naturalizzato americano Avijit Roy, ucciso da un gruppo di fondamentalisti islamici a colpi di machete lo scorso febbraio.

Poche ora prima dell'aggressione a Dipon, un altro gruppo di uomini armati di pistole e coltelli aveva fatto irruzione nell'ufficio dell'editore Ahmedur Rashid Tutul, di 43 anni, sempre nella capitale: sono riusciti a entrare nel palazzo prendendo diversi ostaggi e chiudendoli in alcune stanze. "Siamo qui per uccidere Tutul", hanno detto, secondo quanto raccontato da testimoni, e poi lo hanno accoltellato mentre si trovava in compagnia di altri due scrittori: Ranadeep Basu, di 50 anni, e Tareque Rahim, 30 anni, anche loro feriti. I tre sono stati poi chiusi a chiave in una stanza dagli aggressori che hanno avuto il tempo per fuggire.

In un gesto disperato, Basu ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook qualche minuto dopo essere stato assalito: "Ci hanno accoltellato" recita il messaggio scritto in bengalese. I tre aggrediti sono ricoverati al Dhaka Medical College Hospital, ma le condizioni di Tutul e Tareq sono gravi per le profonde ferite inferte alla testa.

Anche la casa editrice di Tutul, Shuddhaswar, aveva pubblicato alcune opere di Roy. Lo scrittore, critico del fondamentalismo islamico, era stato attaccato lo scorso 27 febbraio mentre tornava da una fiera del libro con la moglie e il blogger Bonya Ahmed, entrambi feriti. Il 30 marzo la stessa sorte è toccata al blogger Washiqur Rahman, ucciso nella sua abitazione a Dacca. Il 12 maggio è stato ammazzato a colpi di machete Ananta Bijoy Das in un mercato di Sylhet, nel nord est del Bangladesh. E il 7 agosto, un altro blogger, Niloy Neel, è stato massacrato nello stesso modo perché figurava nella lista dei 'nemici' dei gruppi islamici fondamentalisti per le sue opinioni laiche che esprimeva sul suo blog e perché indù.

Intanto uno sciopero generale è stato proclamato dall'associazione laica Gonojagaran Mancha ("Fase di risveglio nazionale"), protagonista di proteste popolari nel 2013.