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ECONOMIA

Francoforte

Allarme Bce sui conti italiani. E crolla la produzione industriale degli ultimi 7 anni

Il bollettino mensile dell'Istituto centrale prevede prospettive al ribasso per l'Eurozona

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''Restano rischi sulle possibilità del governo italiano di centrare l'obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del Pil nel 2014, soprattutto dopo che il quadro economico è risultato peggiore del previsto''. E' quanto scrive la Bce nel bollettino, suggerendo ''un ulteriore consolidamento del bilancio per essere in linea con il Patto di Stabilità''.

Prospettive economiche orientate al ribasso per l'Eurozona spiegano poi da Francoforte. Nel terzo trimestre la crescita, secondo gli indicatori disponibili fino ad agosto, "perderà slancio e l'espansione proseguirà ad un ritmo modesto'' e la ripresa continuerà a pesare, fra l'altro, ''un elevato tasso di disoccupazione''. Gli ultimi dati disponibili indicano infatti "una perdita di slancio nell'espansione congiunturale. Nel secondo trimestre di quest'anno il Pil in termini reali dell'area dell'euro è rimasto invariato rispetto al periodo precedente, dopo quattro trimestri di moderata espansione". 

Il rallentamento della crescita, sottolineano dall'Istituto centrale, potrebbe frenare gli investimenti privati e rischi geopolitici più accentuati potrebbero avere un ulteriore impatto negativo sulla fiducia di imprese e famiglie. Nel caso in cui si dovesse verificare un periodo troppo prolungato di bassa inflazione, il consiglio direttivo della Bce si dice "pronto all'utilizzo, entro il proprio, mandato di ulteriori strumenti non convenzionali per affrontare i rischi''. Inifne, conclude la Bce, sul fronte delle riforme strutturali molti paesi euro hanno compiuto passi avanti importanti mentre in altri paesi le misure devono ancora essere attuate. 

Il crollo della produzione industriale italiana
La produzione industriale italiana è di circa il 25% inferiore ai livelli precedenti la crisi, ovvero quelli del 2007: è quanto emerge dal rapporto della Commissione Ue sulla competitività industriale europea. "Si tratta - si legge nel rapporto pubblicato oggi - di un calo generalizzato che ha colpito anche settori - quali quello automoblistico, calzaturiero e degli elettrodomestici -  che per lungo tempo hanno rappresentato la struttura portante dell'industria italiana".
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