ECONOMIA
Tassi invariati
Bce proroga piano Qe di altri nove mesi. Draghi: stimoli ancora necessari, ma la ripresa si rafforza
La Bce ha lasciato i tassi invariati e annunciato che il piano d'acquisto di titoli di Stato proseguirà oltre la scadenza di marzo. Draghi: no rischi per l'euro per l'incertezza politica dell' Italia
Le borse reagiscono bene Si rafforzano i rialzi sui mercati europei, specialmente a Piazza Affari dove nel pomeriggio l'indice Ftse-Mib mette a segno un più 1,64 per cento. Parigi segna un più 0,19 per cento, Francoforte guadagna lo 0,25 per cento e Londra lo 0,27 per cento.
La Bce potrà acquistare titoli di Stato con rendimento anche inferiore al tasso sui depositi, pari al -0,4% e che oggi rappresenta il limite minimo. Ha spiegato Draghi, aggiungendo che questa possibilità ci sarà "nella misura" in cui ciò si renderà necessario.
Draghi: Qe ricalibrato per mantenere politica accomodante
L'estensione del Qe "è stata calibrata per preservare il sostanziale accomodamento della politica monetaria" necessario per sostenere la ripresa dell'eurozona e per raggiungere l'obiettivo di inflazione 'sotto ma vicino il 2%'. Ha detto il presidente della Bce nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo della Banca centrale.
Draghi: decisione su proroga Qe presa con ampia maggioranza
La decisione su come prorogare il piano di acquisti di titoli presa oggi dalla Bce è stata presa con una ampia maggioranza sulla base di due possibili opzioni che erano state studiate dai tecnici. La prima, ha spiegato il presidente Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo, era di proseguire con acquisti da 80 miliardi di euro al mese per soli sei mesi. La seconda, quella adottata, è di prorogare il quantitative easing di 9 mesi riducendone la portata mensile a 60 miliardi di euro.
Referendum, Draghi: riforme prescindano da stabilità politica
"I Paesi che hanno bisogno di riforme devono farle a prescindere dall'incertezza politica generale. E' il modo migliore per riportare la crescita e la creazione di posti di lavoro". Ha detto Draghi, rispondendo a una domanda sulla situazione politica italiana dopo il referendum.
"In questa fase non vediamo rischi per l'euro" dall'incertezza politica in Italia scaturita dal no al referendum sulle riforme costituzionali. Ha affermato il presidente della Bce. "Il contesto macroeconomico è migliore di 5 anni - ha rilevato - fa quando ci stava il rischio di contagio". "Questi problemi, da affrontare con efficacia e velocità, restano confinati nei singoli paesi".
La Brexit, l'elezione negli Usa di Donald Trump e "anche l'esito del referendum in Italia" avranno "un grande impatto nel mondo". Ha aggiunto, sottolineando che al momento è comunque "molto difficile valutare le conseguenze nel medio termine" della vittoria di Trump alle presidenziali statunitensi.