MONDO
Visita in Terra Santa
Papa Francesco al muro del Pianto. "Ho chiesto la grazia della pace"
Giornata conclusiva dello storico viaggio del Pontefice nei luoghi d'origine della Cristinanità
Gerusalemme
Visita al Muro del Pianto di Gerusalemme per Papa Francesco. Giornata conclusiva dello storico viaggio in Terra Santa per il Pontefice che si è fermato per un momento di preghiera tra le pietre del muro. Come i predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ha lasciato un biglietto di preghiera tra le grandi pietre.
La richiesta di pace
"Sono venuto a pregare e ho chiesto al Signore la grazia della pace". Lo ha scritto papa Francesco nel libro d'onore dopo la sua preghiera al Muro del Pianto. Le parole sono state riferito de lui stesso al gran rabbino di Israele prima di lasciare il sito.
Il Papa ha scritto anche una dedica in spagnolo sul Libro d'Onore del Muro Occidentale. La dedica riporta il Salmo 121: "Quale gioia quando mi dissero andiamo alla casa del Signore. Ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme". E poi ha aggiunto, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II: "Con questi sentimenti di gioia verso i miei fratelli maggiori, sono venuto ora e ho chiesto al Signore la grazia della pace".
La preghiera dedicata
"O Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, Dio di Gesù Nazareno, dal cuore di questa santa Città, patria spirituale di Ebrei, Cristiani e Musulmani, faccio mia l'invocazione dei pellegrini che salivano esultanti al tuo tempio: 'Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici Io dirò: 'Su te sia pace!'. Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene'". Così, con citazione del salmo 122, la preghiera che il Papa ha infilato in una fenditura del "muro del pianto" di Gerusalemme.
"Lavoriamo insieme per la pace"
Il Papa sulla Spianata delle Moschee, luogo sacro all'Islam, ha incontrato il Gran Mufti di Gerusalemme. "Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio", ma "lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace", ha detto concludendo il suo discorso.
Incontri in programma
A seguire la deposizione dei fiori al Monte Herzl, sulla tomba del fondatore del movimento sionista. Seguono, sempre in mattinata, le visite di cortesia ai due gran rabbini di Israele e al presidente Shimon Peres, che ieri ha invitato a un incontro di preghiera per la pace in Vaticano con il presidente palestinese Abu Mazen.
Gli incontri in programma Alle 13.00 (le 12.00 in Italia) sarà invece il premier Benyamin Netanyahu ad essere ricevuto in udienza privata dal Papa nel Notre Dame Jerusalem Centre, istituto di diritto vaticano. Nel primo pomeriggio Bergoglio restituirà la visita fattagli oggi dal patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, quindi incontrerà i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi nella chiesa dei Getsemani.
Rientro in Vaticano
L'evento finale del viaggio, alle 17:20 locali (le 16:20 italiane), sarà la messa nel Cenacolo - luogo di forti contese - con gli ordinari di Terra Santa. Quindi il trasferimento in elicottero all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, da dove il Pontefice ripartirà per Roma. L'arrivo a Ciampino è previsto alle 23:00.
La richiesta di pace
"Sono venuto a pregare e ho chiesto al Signore la grazia della pace". Lo ha scritto papa Francesco nel libro d'onore dopo la sua preghiera al Muro del Pianto. Le parole sono state riferito de lui stesso al gran rabbino di Israele prima di lasciare il sito.
Il Papa ha scritto anche una dedica in spagnolo sul Libro d'Onore del Muro Occidentale. La dedica riporta il Salmo 121: "Quale gioia quando mi dissero andiamo alla casa del Signore. Ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme". E poi ha aggiunto, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II: "Con questi sentimenti di gioia verso i miei fratelli maggiori, sono venuto ora e ho chiesto al Signore la grazia della pace".
La preghiera dedicata
"O Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, Dio di Gesù Nazareno, dal cuore di questa santa Città, patria spirituale di Ebrei, Cristiani e Musulmani, faccio mia l'invocazione dei pellegrini che salivano esultanti al tuo tempio: 'Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici Io dirò: 'Su te sia pace!'. Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene'". Così, con citazione del salmo 122, la preghiera che il Papa ha infilato in una fenditura del "muro del pianto" di Gerusalemme.
"Lavoriamo insieme per la pace"
Il Papa sulla Spianata delle Moschee, luogo sacro all'Islam, ha incontrato il Gran Mufti di Gerusalemme. "Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio", ma "lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace", ha detto concludendo il suo discorso.
Incontri in programma
A seguire la deposizione dei fiori al Monte Herzl, sulla tomba del fondatore del movimento sionista. Seguono, sempre in mattinata, le visite di cortesia ai due gran rabbini di Israele e al presidente Shimon Peres, che ieri ha invitato a un incontro di preghiera per la pace in Vaticano con il presidente palestinese Abu Mazen.
Gli incontri in programma Alle 13.00 (le 12.00 in Italia) sarà invece il premier Benyamin Netanyahu ad essere ricevuto in udienza privata dal Papa nel Notre Dame Jerusalem Centre, istituto di diritto vaticano. Nel primo pomeriggio Bergoglio restituirà la visita fattagli oggi dal patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, quindi incontrerà i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi nella chiesa dei Getsemani.
Rientro in Vaticano
L'evento finale del viaggio, alle 17:20 locali (le 16:20 italiane), sarà la messa nel Cenacolo - luogo di forti contese - con gli ordinari di Terra Santa. Quindi il trasferimento in elicottero all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, da dove il Pontefice ripartirà per Roma. L'arrivo a Ciampino è previsto alle 23:00.