POLITICA
L'intervista al Corriere della Sera
Berlusconi: "Ballottaggio Pd e 5Stelle? Voterei scheda bianca". Contro Isis serve "coalizione Onu"
Il leader di Forza Italia a tutto campo: dalle riforme, su cui "spera vinca il no al referendum", alle tensioni Russia-Turchia passando per le prossime amministrative in programma a primavera
La miopia della politica internazionale
"Sono molto preoccupato dalla piega che hanno preso gli eventi", spiega Berlusconi auspicando una "grande alleanza" con la Russia per combattere il terrorismo jihadista e ricordando che "la mia linea di politica estera è sempre stata improntata alla collaborazione" tra l’Europa, Washington e Mosca. L’ex premier ritiene poi che in questi anni siano stati commessi "molti gravi errori dai Paesi occidentali", a iniziare "dal tentativo tardivo e maldestro di mettere il cappello sulle cosiddette primavere arabe: non si è stati in grado né di prevederle né tantomeno di accompagnarle nel loro corso. Forse per non essere accusata di interventismo, come è accaduto a Bush, l’amministrazione Obama ha scelto di non intervenire in Medio Oriente. Salvo poi, con un atteggiamento in apparenza contraddittorio, aver spinto per un cambiamento di regime in Libia, spiegato come un intervento a protezione delle popolazioni indifese. In questo modo l’Occidente ha permesso la destabilizzazione del Nord Africa e del Medio Oriente, senza un disegno o una prospettiva di un nuovo assetto politico per la zona, spianando così la strada all’estremismo islamico".
Tensioni Russia-Turchia
"Spero e credo che l’abbattimento sia stato un incidente, ma capisco che Putin si senta “tradito” da un Paese che, proprio come la Russia, si oppone all’Isis. Più che stabilire chi ha ragione, è fondamentale che non si ripeta mai più un episodio del genere. Dobbiamo renderci tutti conto che la Russia è un alleato imprescindibile, non un nemico. Quanto alla Turchia, negli ultimi anni ha attraversato cambiamenti che non condivido. Questo però, ancora una volta, è anche una nostra responsabilità. Nel passato mi sono battuto per l’entrata della Turchia nell’Unione. Sono sempre stato osteggiato dai pregiudizi di molti Paesi europei, Francia e Germania in primis. La parte migliore della Turchia voleva diventare Europa. L’abbiamo tenuta fuori dalla porta. Era inevitabile che prevalessero altri tipi di spinte, in una nazione a cavallo fra Oriente ed Occidente".
Renzi e la Siria
"Condivido certamente il fatto che non si debbano ripetere gli errori commessi in Libia. Quanto a Renzi, la prudenza nel combattere il regime di Assad in assenza di un’alternativa migliore è un atteggiamento saggio. La prudenza nel combattere lo Stato Islamico — che di Assad è mortale nemico — è una ambiguità che non ci possiamo permettere".
Totonomi amministrative
"La Meloni e Marchini sono entrambi ottimi candidati. Entrambi sarebbero in grado di far uscire Roma dal disastro in cui l’ha condotta il Pd. A Milano la candidatura Sallusti è una opportunità eccellente. Quanto a Salvini, che pure sarebbe un candidato di lusso, mi pare lui stesso l’abbia escluso, preferendo fare il capolista". Tutti nomi 'buoni' quindi secondo l'ex cavaliere quelli circolati sinora, con Berlusconi che si dice consapevole e d'accordo che per "riunire il centrodestra" si dovrebbe seguire il "modello Lombardia" proposto dal governatore Maroni, con Ncd come alleato. "Io sono d’accordo e anche Salvini lo è. Solo che lui dice “tutti tranne Alfano”.
Governo non eletto dal popolo
"Sono quattro anni che l’Italia è retta da governi non scelti dai cittadini. Renzi governa con una maggioranza formata addirittura da eletti nel centrodestra che, sostenendolo, contraddicono il voto che li ha portati in Parlamento, e da deputati arrivati in Parlamento grazie a un premio di maggioranza che la stessa Corte costituzionale, costituita in larga maggioranza da giudici di sinistra, ha definito incostituzionale. La storia della Repubblica degli ultimi vent’anni è fatta di continui ribaltamenti della volontà popolare. Veri e propri colpi di Stato".
Riforme, al referendum per il 'no'
"Sono certo che vinceremo al referendum. E per riuscirci, ci opporremo in tutti i modi ad una riforma ritagliata su misura per il Pd - che pure in prima battuta Fi aveva appoggiato e votato -, che potrebbe consentire a chi abbia il consenso di un italiano su sei di sottomettere il Paese. Si pensi poi a cosa succederebbe se questo meccanismo, che Renzi ha creato per se stesso, portasse al governo Grillo. Non è un’ipotesi astratta, tutti i sondaggi dicono che al ballottaggio tra Pd e Cinque Stelle prevarrebbero i secondi. E sono sotto gli occhi di tutti i disastri che i grillini combinano nelle città che amministrano. La particolarità di tutti i loro parlamentari è che prima di essere eletti al Parlamento non hanno saputo far niente di buono neppure per sé e per la propria famiglia. Come potrebbero amministrare una città o addirittura il Paese? Perciò occorre un centrodestra forte, capace di dire “no” al referendum e di vincere alle Politiche, superando al primo turno sia il Pd che i 5Stelle".
Spauracchio balloggio Pd-M5S
"Temo che molti elettori di centro-destra, soprattutto gli elettori della Lega, potrebbero essere tentati di votare il candidato grillino, ma solo per rompere il sistema di potere del Pd. Io personalmente voterei scheda bianca così come faranno probabilmente molti elettori di Forza Italia. Ma questo è un vero e proprio scenario da incubo. Non permetteremo che si realizzi".