POLITICA
Il premier alla presentazione del libro di Vespa
Terrorismo, Renzi: "Intervento in Libia non all'ordine del giorno. In Afghanistan anche nel 2016"
"Stiamo lavorando perché Roma possa ospitare un evento sulla Libia come quello che Vienna ha ospitato sulla Siria", ha spiegato il Presidente del Consiglio che dopo l'incontro con il presidente afghano dice: "Siamo grati ai nostri uomini che resteranno in Afghanistan anche nel 2016"
"L'Italia non ha una posizione pregiudizialmente ostile a interventi anche di natura militare - ha aggiunto il premier - o più forti di natura diplomatica ma chiede solo che non si faccia ciò che è accaduto in Libia: un intervento senza strategia di cui si pagano le conseguenze. Stiamo lavorando perché Roma possa ospitare un evento sulla Libia come quello che Vienna ha ospitato sulla Siria".
"La presenza di Daesh a Sirte - ha concluso Renzi - non è una presenza che arriva nelle ultime ore, ma l'intelligence la stima radicata già da mesi. Non c'è nulla di nuovo, non appare niente di nuovo e alcune ricostruzioni sono tutte da verificare, cosa che con gli alleati della coalizione stiamo facendo, ma non vedo elementi di novità".
Nel 2016 ancora in Afghanistan
"Voglio ringraziare coloro che hanno avuto modo di dimostrare la partnership italiana in Afghanistan, sono donne e uomini che fanno un lavoro prezioso e che saranno impegnati anche nel 2015 per combattere il terrorismo e per assicurare alle bambine e i bambini la possibilita' di una vita che sia in grado di segnare un punto contro la desolazione e la rassegnazione", ha detto poi Renzi nella conferenza stampa seguita all'incontro con il presidente afghano Ashraf Ghani dove ha sottolineato: "Anche per il 2016 saremo impegnati al fianco degli Usa e della coalizione internazione mano nella mano dei fratelli afghani per combattere il terrorismo". "Spero il parlamento italiano approvi il prolungamento della missione perché questo significa che insieme non ci arrendiamo", aveva detto poco prima il presidente afghano ringraziando il premier per la presenza dei militari italiani. "Gli italiani fanno la differenza in Afghanistan. Herat è una delle zone più sicure".
"Lotta al terrorismo sarà lunga"
"La vera risposta dell'Italia al terrorismo è che non ci si può limitare a una risposta securitaria: non lesineremo sforzi perché ci siano Carabinieri pagati meglio, mezzi più all'avanguardia, più intelligence e cybersecurity. Ma quella del terrorismo è una crisi enorme che durerà anni: la risposta la dai rivendicando i valori che hai nel tuo dna. Abbiamo secoli di storia a cui non intendiamo rinunciare".
Comunali: primarie a marzo
"Al momento non mi risulta che ci sia nessun candidato o candidata, da qui a marzo, quando ci saranno le primarie, ci sarà tempo", ha detto Renzi rispondendo sull'ipotesi di candidatura del vicesindaco Francesca Balzani alle comunali a Milano.
"Squallido dire che abbasso tasse per avere voti"
"Hanno detto che noi buttiamo soldi per comprare i voti. Non trovo frase più volgare e squallida di questa. A parte che fino al 2018 non si vota, ci puoi scommettere", ha detto Renzi aggiungendo che il governo "abbassando le tasse sta restituendo ai cittadini" ciò che gli è stato tolto in passato.
Pil: "Secondo me chiudiamo all'0,8%"
Non solo Libia però nell'intervento del premier: "Noi abbiamo fatto lo 0,7 di crescita - ha detto Renzi parlando dello stato dell'economia italiana -, poi visto che le cose andavano un pò meglio abbiamo fissato lo 0,9%. Secondo me chiudiamo allo 0,8 anche se il Mef sostiene che comunque sarà lo 0,9".
"Riforme per noi sono stato un corso recupero"
E poi le riforme, tema da sempre caro a Renzi: "Da 20 anni non si facevano riforme, è stato un corso di recupero per noi farle".
"Più soldi a ricerca,dobbiamo essere in grandi istituti"
"Più soldi per la ricerca, 500 postiper i ricercatori presi con iniziative anche fuori dai tradizionali giri universitari, più soldi ai centri di ricerca internazionali a iniziare dal Cern. In tutte le grandi istituzioni ci deve essere un po' Italia, come all'Eso in Cile è infinitamente grande", ha detto il premier parlando di quanto ha fatto il governo per la ricerca.
"Non escludo estensione art bonus a centri ricerca"
"La defiscalizzazione è iniziata con la cultura, non escludo che l'art bonus sia allargato ai centri di ricerca".
"C'è ripartenza ma non mi accontento, miro a Germania"
"I segnali di ripartenza ci sono. Sono sufficienti? Non mi accontento mai, perché voglio riprendere la Germania. Ma se l'anno scorso ci si chiedeva se l'Italia avrebbe fatto la fine della Grecia, oggi si dice che forse non riprenderemo la Germania: è cambiata la prospettiva". "Comunque - ha detto ancora il premier - i dati economici sono migliori delle previsioni di inizio anno. Se l'Italia rimette in moto la fiducia e la consapevolezza dei propri mezzi riparte. Ciò che può fare il consumo interno - ha sottolineato Renzi - rispetto alle previsioni di crescita è pazzesco, straordinario. Abbiamo avuto un calo dell'export rispetto alle previsioni e però siccome è ripartito il consumo interno un aumento dell'import".