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POLITICA

Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa

Berlusconi: "se fossi Mattarella scioglierei questo Governo illegittimo". Accordo tra Lega, FI e FdI

"Se fossi presidente della Repubblica scioglierei il Parlamento ed andrei alle elezioni" anche se "in un ballottaggio tutti, ma proprio tutti i sondaggisti stimano una vittoria del M5S". Trovato l'accordo con Lega e FdI nel nuovo Governo di centro destra ci saranno "8 ministri di cui 3 della Lega, 3 di Fi e 2 di Fdi". Sul crack delle quattro banche, Berlusconi si è detto "contrario a questa idea malsana degli arbitri" e  le "30.000 persone devono essere tutte risarcite"

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Roma "Se fossi presidente della Repubblica scioglierei il Parlamento ed andrei alle elezioni, perché questo Governo è illegittimo". Lo ha detto Silvio Berlusconi durante la presentazione del libro di Bruno Vespa a Roma che ha anche svelato l'accordo siglato ieri sera nel vertice del centro-destra: "Non credo di fare un torto a nessuno se rivelo che nel vertice di ieri sera abbiamo parlato della squadra di governo. 12 persone che vengono dal mondo dell'imprenditoria, della cultura, della società, e 8 ministri di cui 3 della Lega, 3 di Fi e 2 di Fdi. Salvini e la Meloni erano d'accordo". 

Scioglierebbe il Parlamento (se fosse Capo dello Stato) ma si dice preoccupato sull'esito di eventuali elezioni ravvicinate perché "oggi il Pd e' al 31%, l'M5s al 27%. In un ballottaggio tutti, ma proprio tutti i sondaggisti stimano una vittoria dei Cinque stelle, perché tanti elettori leghisti voterebbero per loro" e aggiunge che "sarebbe terrificante consegnare il Paese a quella banda di incapaci".

Tra i temi di stretta attualità politica l'ex Cavaliere ha parlato anche della sfiducia al ministro Boschi e dell'elezione dei tre giudici della Cassazione. "Come Fi non abbiamo mai presentato una mozione di sfiducia personale invece abbiamo aderito alla richiesta dei nostri alleati per una mozione di sfiducia contro questo governo. Ci sono ragioni infinite e grandissime per presentarla, non è un governo legittimo votato dagli italiani è un governo che sta lì a governare contro il voto degli italiani" e malgrado l'analisi sul possibile risultato delle elezioni ravvicinate, il leader di Forza Italia ribadisce che "noi le elezioni politiche le vorremo domani per mettere fine a questa situazione di non democrazia".

Sui nomi dei candidati delle prossime amministrative ancora non ci sono certezze, "abbiamo deciso di approfondire ancora la nostra indagine sul migliore candidato possibile e ci siamo dati l'impegno anche su chi oggi ha chi più o meno probabilità di non dire nulla. La scelta si farà nei primi due mesi anno 2016" intanto "a Milano abbiamo in corso dei contatti con vari candidati. Sallusti con grande generosità si è messo a disposizione spiegando però che lui si ritira ove trovassimo un candidato capace di vincere le elezioni. Ho in programma un incontro con Stefano Parisi questa settimana".

Berlusconi sostiene che "questo premier stende i suoi interventi ovunque e pone i suoi uomini dovunque mentre noi lasciavamo sempre una percentuale di nomine alle opposizioni" e "dico solo che è molto grave che la Consulta non abbia al suo interno nemmeno un giudice che sia del centrodestra che oggi tra gli elettori è la componente più importate. E'una cosa grave" e inoltre, ribadisce Berlusconi, "dentro la magistratura c'è uno strano partito, Magistratura democratica, diventando così un contropotere. Sono anni che non si fa in Parlamento una legge contro l'Anm. Contro di me sono stati rivolti 66 processi per far fuori l'avversario politico che non consente alla sinistra di prendere il potere".

Parlando delle soluzioni possibili a favore dei risparmiatori coinvolti nel crack delle quattro banche, Berlusconi si è detto "contrario a questa idea malsana degli arbitri" perché "le banche sono un fenomeno di sicurezza non possono diventare un fenomeno di rischio. 30.000 persone devono essere tutte risarcite" e andrebbero "pubblicati i nomi di chi ha ricevuto soldi da queste banche e non li ha restituiti provocandone così il dissesto. Così si vede se ci sono vicinanze tra queste persone e la politica".

Su un'eventuale discesa in politica del presidente di Hogan e Tod's, Diego Della Valle, Berlusconi scherza "Magari Della Valle scendesse in campo e facesse le scarpe alla sinistra".

 
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