Ieri bruciati altri 280 miliardi
Brexit. Le Borse rimbalzano, corre Milano. Anche la sterlina risale
Positive tutte le Borse europee. Petrolio in ripresa, oro in calo dopo due giorni record. Lo spread torna sotto 160 punti
Continua la tensione sulle Borse, ieri 'bruciati' altri 280 miliardi. Oggi Tokyo chiude in lieve rialzo. Prezzo del petrolio in ripresa, oro in calo dopo due giorni record. Lo spread torna sotto i 160 punti.
Si prepara il riscatto per Piazza AffariMilano accelera nei primi minuti di contrattazioni con l'indice Ftse Mib in rialzo del 3,7% a 15.663 punti. Interamente positivo il paniere di riferimento, con Mediobanca (+8,8%), Unicredit (+7%) ed Mps (+7,22%). Bene anche Unipol (+7,22%), Mps (+7,37%), Ubi (+7%) e Intesa (+6,52%). Avvio di seduta positivo per la Borsa di Parigi. L'indice Cac 40 segna un progresso del 2,23% a 4.073 punti. Avvio positivo per la Borsa di Londra. L'indice Ftse 100 segna un rialzo iniziale dell'1,1% a 6.047 punti. Apertura in rialzo per la Borsa di Francoforte. L'indice Dax guadagna il 2% a 9.820 punti.
Prima giornata di rialzo per la sterlina
Dopo i crolli successivi al voto sulla Brexit, la divisa britannica viene scambiata a 1,3295 dollari dopo che ieri era scesa a quota 1,31, toccando i minimi da oltre 30 anni. L'euro è invece poco mosso nei confronti del dollaro, a 1,1060 e passa di mano a 112,76 yen.
Spread torna sotto 160
Lo spread tra Btp e Bund torna a calare questa mattina e scende al di sotto della soglia dei 160 punti base. Dopo una chiusura in live ribasso ieri a quota 162 punti base, il differenziale tra i due titoli decennali si attesta stamani a 156,8 punti base. Il rendimento del Btp è dell'1,452%.
Petrolio in rialzo
Petrolio in rialzo questa mattina sui mercati internazionali in vista di una probabile diminuzione delle scorte Usa (il cui dato ufficiale sarà diffuso domani). Dopo il crollo del 7,5% accusato negli ultimi due giorni, il greggio Wti guadagna oggi l'1,8% a quota 47,18 dollari al barile. In rialzo anche il Brent che si è apprezzato dell'1,6% a quota 47,93 dollari al barile.
Oro in calo dopo due giorni record
L'oro è in ribasso questa mattina dopo aver messo a segno il maggior rialzo in due giorni da oltre sette anni. Il metallo prezioso perde stamani lo 0,6% a 1.316,32 dollari. Negli ultimi due giorni si era apprezzato del 5,4%, il maggior rialzo dal gennaio 2009.
Tokyo, chiusura in lieve rialzo (+0,09%)
La Borsa di Tokyo è riuscita a terminare col segno più dopo una seduta altalenante, con la sterlina che ha arrestato la fase di svalutazione sullo yen e sul dollaro nelle contrattazioni in Asia. L'indice Nikkei ha chiuso poco variato con un rialzo dello 0,09%, guadagnando 13 punti a quota 15.323,24. Complici gli avvertimenti dei governi e le istituzioni finanziarie di Giappone e Cina, lo yen - considerato un investimento rifugio in tempi di turbolenza finanziaria - ha interrotto il processo di apprezzamento sulla sterlina e il dollaro, senza però riuscire ad attenuare la volatilità ancora presente sui mercati valutari.
Si apre questo pomeriggio a Bruxelles il primo Consiglio europeo dopo la decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione europea. Nella riunione - che sarà ancora a 28, mentre da domani i Paesi membri scenderanno a 27 dopo l'addio del Regno Unito - si discuterà innanzi tutto dell'esito del referendum del 23 giugno. Prima della riunione dei 28, il presidente del Consiglio Matteo Renzi vedrà verso le 8,45 il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, alle 11 il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk (a Justus Lipsius), alle 13,30 sarà al prevertice del Pse e alle 15,15 incontrerà il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker a Berlaymont. Ieri a Berlino Angela Merkel, Francois Hollande e Matteo Renzi, in un trilaterale cui ha partecipato per la prima volta anche l'Italia, hanno concordato sul fatto che bisogna fare presto e bene, senza perdere tempo. Le procedure di uscita dell'Uk dalla Ue infatti, da regolamento, possono durare anche due anni. Il presidente francese ha sottolineato l'importanza di "fissare un calendario" e ha sollecitato il Regno Unito a presentare la notifica per l'applicazione dell'articolo 50 dei trattati che prevede il divorzio dei Paesi membri. Su una posizione analoga anche il premier Renzi. Più attendista, invece, la cancelliera Merkel che sottolinea come si debba aspettare che sia il governo britannico a inviare la notifica per l'avvio della pratica. Oltre all'aspetto politico, c'è un risvolto finanziario della Brexit da non trascurare. Le Borse sono infatti calate a picco e ieri Piazza Affari ha chiuso sui minimi degli ultimi tre anni a -3,94%. Le Banche centrali sono riunite a Sintra in Portogallo, dove mercoledì - giorno di chiusura del Consiglio europeo - parlerà il governatore Mario Draghi, per la prima volta dopo la Brexit.