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MONDO

Migranti

Calais, via libera allo sgombero della "Giungla"

Il decreto approvato dal Tribubale di Lille non si applicherà agli "alloggi sociali" presenti nella tendopoli. Il ministro dell'Interno, Cazeneuve, ha assicurato che a tutti i migranti della zona sud del campo verrà proposta un'alternativa tra container scaldati e centri d'accoglienza. Ma secondo le Ong i posti letto non bastano

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La "Giungla, l'enorme accampamento di migranti a Calais, sarà in gran parte sgomberata: il Tribunale amministrativo di Lille ha dato via libera all'ordinanza della prefettura che prevede l'espulsione dei migranti nella parte sud del campo.

Il sindaco: se serve si ricorrerà all'uso della forza
L'evacuazione della parte sud della tendopoli di Calais sarà "umanitaria" e "progressiva" ma se "necessario si ricorrerà all'uso della forza", ha detto il sindaco di Calais, Natacha Bouchart, intervistata in diretta da BFM-TV. "Continuare a tenere degli esseri umani in quel modo era impossibile", ha aggiunto il sindaco di centrodestra, dicendosi "soddisfatta". E' "una decisione importante, in queste ore ero tanto angosciata, ora serve estrema vigilanza", ha concluso.

Le strutture "sociali" rimarranno
Secondo il portavoce della prefettura del Nord-Pas-de-Calais, il decreto di espulsione approvato dal Tar di Lille non si applicherà agli "alloggi sociali" presenti nella tendopoli. Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha assicurato che a tutti i migranti della zona sud del campo verrà proposta un'alternativa tra container scaldati e centri d'accoglienza. Ma secondo le Ong i posti letto non bastano. "Voglio essere estremamente chiaro - ha ribadito Cazeneuve a Bruxelles - quello che facciamo a Calais è dare protezione a tutti quelli che hanno lo status di rifugiato in Francia. Dire che avremmo inviato dei bulldozer per disperdere migranti è una menzogna, una manipolazione". Secondo le associazioni sono oltre 3.400 i migranti invitati a lasciare progressivamente la zona meridionale della tendopoli più grande di Francia. 
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