MONDO
Presa di posizione
Nuovo graffito di Banksy: il "siriano" Steve Jobs nel campo profughi di Calais
L'artista britannico ritrae il cofondatore della Apple, sottolineando che il padre era un migrante siriano. Poi sottolinea che l'azienda di Cupertino "esiste unicamente perché hanno accolto un giovane uomo da Homs"
Calais (Francia)
“Il figlio di un migrante siriano”. Per il suo nuovo provocatorio graffito, realizzato nel campo profughi di Calais, Banksy ha scelto l’immagine di Steve Jobs. L’artista, uno degli street artist più famosi al mondo, ha ritratto il cofondatore della Apple vestito in jeans e dolcevita nera, con una sacca sulla spalla e uno dei primi computer dell’azienda di Cupertino nell’altra mano.
Presa di posizione
Un riferimento evidente, una presa di posizione netta. Steve Jobs fu adottato da una coppia di armeni-americani, ma il suo padre biologico è un immigrato giunto negli Stati Uniti dalla Siria. La sua figura diventa quindi un simbolo di tutti i rifugiati scappati per la crisi umanitaria che sta colpendo il paese del Medio Oriente.
"Apple esiste unicamente perché hanno accolto un giovane uomo da Homs"
Oltre a pubblicare le immagini del graffito sul proprio sito, Banksy ha anche diffuso un comunicato stampa, in cui spiega la sua scelta. "Siamo portati a pensare che l'immigrazione dreni le risorse di un Paese e invece Steve Jobs era il figlio di un migrante siriano. Apple è l’azienda con più profitti al mondo, paga circa 7 miliardi di dollari all'anno di tasse ed esiste unicamente perché hanno accolto un giovane uomo da Homs".
I precedenti
Banksy ha già mostrato in passato grande attenzione per le condizioni dei rifugiati di Calais. A fine settembre ha ad esempio annunciato che le strutture del parco-installazione Dismaland, basate su sue creazioni, sarebbero state inviate nel campo per offrire loro protezione.
Presa di posizione
Un riferimento evidente, una presa di posizione netta. Steve Jobs fu adottato da una coppia di armeni-americani, ma il suo padre biologico è un immigrato giunto negli Stati Uniti dalla Siria. La sua figura diventa quindi un simbolo di tutti i rifugiati scappati per la crisi umanitaria che sta colpendo il paese del Medio Oriente.
"Apple esiste unicamente perché hanno accolto un giovane uomo da Homs"
Oltre a pubblicare le immagini del graffito sul proprio sito, Banksy ha anche diffuso un comunicato stampa, in cui spiega la sua scelta. "Siamo portati a pensare che l'immigrazione dreni le risorse di un Paese e invece Steve Jobs era il figlio di un migrante siriano. Apple è l’azienda con più profitti al mondo, paga circa 7 miliardi di dollari all'anno di tasse ed esiste unicamente perché hanno accolto un giovane uomo da Homs".
I precedenti
Banksy ha già mostrato in passato grande attenzione per le condizioni dei rifugiati di Calais. A fine settembre ha ad esempio annunciato che le strutture del parco-installazione Dismaland, basate su sue creazioni, sarebbero state inviate nel campo per offrire loro protezione.