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MONDO

Immigrazione

Calais, accordo Gb-Francia sui migranti. Previsti rimpatri per chi non è in regola

Londra e Parigi si accordano per cooperare sulla gestione dei migranti a Calais. Un piano firmato oggi dai ministri degli Interni dei due paesi

Una chiesa improvvisata a Calais (Getty)
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Il governo britannico destinerà 10 milioni di euro su due anni per contribuire alla gestione dei migranti a Calais. È uno dei punti dell'accordo siglato oggi da Londra e Parigi che prevede anche una cooperazione più stretta fra le forze di polizia per lottare contro il traffico di migranti. Il piano, firmato oggi dai ministri degli Interni di Francia e Gran Bretagna, Bernard Cazeneuve e Theresa May, stabilisce che Londra stanzierà "strumenti supplementari" per mettere in sicurezza la zona dell'Eurotunnel, che collega i due Paesi attraverso lo Stretto della Manica. Verrà anche creato un "comando unificato" per lottare contro i trafficanti e una squadra congiunta per rimandare a casa i migranti illegali.

Indiscrezioni sul piano sui media inglesi
Una parte dei 10 milioni di euro annunciati oggi da Londra per risolvere la drammatica situazione di Calais entro i prossimi due anni sarà utilizzata per finanziare voli di sola andata per rimpatriare tutti coloro che non abbiano le carte in regola per chiedere asilo. Lo ha rivelato il Daily Telegraph, in un articolo dedicato ai dettagli dell'accordo raggiunto oggi nella cittadina francese fra il ministro dell'Interno britannico, Theresa May, e il suo omologo francese, Bernard Cazeneuve. Nel patto, tuttavia, c'e' anche scritto che Londra finanzierà nuovi centri di accoglienza per tutti quei migranti che chiederanno asilo diplomatico, profughi e rifugiati, strutture che saranno "lontane da Calais".
Inoltre, il Regno Unito fornirà interpreti, traduttori e mediatori culturali, così come porterà avanti un piano informativo a Calais dedicato agli irregolari "per aggiustare ogni errata interpretazione dello stile di vita nel Regno Unito". Un vero e proprio lavoro di propaganda, quindi, "per dare una corretta immagine della Gran Bretagna". Londra, insomma, tiene a far sapere ai migranti che stazionano a Calais in alloggi di fortuna che la vita al di là della Manica non è rosea come tutti se la immaginano per chi non ha il diritto alla residenza e al lavoro.

Eurotunnel, situazione di stallo
Parigi aveva sollecitato il Regno Unito a  mettere in campo sforzi ulteriori per risolvere la questione dei migranti nell'area. Il ministro dell'Interno britannico ha incontrato a Calais Bernard Cazeneuve e ha tenuto
una conferenza stampa tesa a rassicurare l'opinione pubblica inglese, sempre più preoccupata per quegli oltre 5mila migranti - fra essi molti profughi e rifugiati - che stazionano a Calais in attesa di entrare nel Regno Unito.  Il centro di comando sarà diretto da due 'super-poliziotti', uno francese e uno britannico, che renderanno conto del loro operato direttamente ai due ministeri dell'Interno. La situazione attorno all'Eurotunnel, tuttavia, è in questi giorni in stallo e non si sono più viste le scene di disperazione di alcune settimane fa, quando migliaia di persone ogni notte cercavano di sfondare le barriere a protezione dei treni diretti verso il Regno Unito.
I tentativi di sfondamento, ha fatto sapere la stessa società che gestisce il tunnel pochi giorni fa, si sono ridotti "da migliaia a poche centinaia", rimane tuttavia molto alta la tensione. Oggi è stato confermato anche l'impiego di cani per rintracciare quei migranti che si nascondono su camion e furgoni in partenza verso la Gran Bretagna e si è deciso di aumentare i livelli di sicurezza anche in altri porti francesi, come Dunkirk. Le nuove risorse finanziarie messe in campo da Londra serviranno anche ad aumentare la dotazione di telecamere e di altri dispositivi, come rilevatori notturni a raggi infrarossi.
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