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MONDO

Discorso alla Chatham House

Cameron presenta lettera a Ue, "Accordo possibile" e detta condizioni: "A volte meglio meno Europa"

Nella lettera a Bruxelles presenta i principali obiettivi delle riforme in vista del referendum sulla permanza del Regno Unito. Insiste sulle restrizioni al welfare per gli immigrati 

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Un accordo con l'Ue sulle riforme che la Gran Bretagna vuole "non è impossibile", ma Londra non intende far parte di "un club della moneta unica". David Cameron illustra alla Chatham House la lettera che invierà oggi a Bruxelles in cui presenterà i principali obiettivi per le riforme, in vista del referendum sulla permanenza del Regno Unito. Tra i punti su cui il premier insiste ci sono le restrizioni al welfare per gli immigrati intra-europei e la necessità di cambiare la gestione dei flussi migratori.

"L'Europa dove forse giocare un ruolo meno importante e la riposta a ogni problema non è più Europa ma forse meno Europa". Il premier britannico ha ribadito le quattro condizioni per cui la Gran Bretagna potrà rimanere in Ue: la tutela dei Paesi non euro; lo sviluppo della flessibilità e della competitività in seno al mercato unico; la garanzia per Londra di restar fuori da una maggiore integrazione e le restrizioni dei benefici ai lavoratori migranti in Ue.

Il referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Ue si svolgerà una volta sola. Cameron, rivolgendosi indirettamente agli euroscettici, ha poi invocato un approccio "pragmatico e non emotivo" sulla Brexit. In ogni caso, ha concluso il suo discorso, quelli che Londra chiede sono "cambiamenti grandi, ma non impossibili". E "con pazienza, buona volontà e inventiva" potranno essere raggiunti per fare "della Gran Bretagna, ma anche dell'Ue", un posto più "sicuro e prospero" negli anni a venire.


 
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