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ECONOMIA

Un possibile provvedimento dopo tornata elettorale

Caos pensioni, tra le ipotesi un contributo di solidarietà: prelievo su assegni sopra i 5mila euro

La strada di via XX Settembre sembrerebbe quella di non rimborsare "tutto a tutti" - una manovra che costerebbe tra i 14 e i 16 miliardi di euro - ma solo una parte; tra le ipotesi un prelievo aggiuntivo applicato agli assegni al di sopra dei 5mila euro netti al mese

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Tra le ipotesi al vaglio del Governo per rimborsare il mancato adeguamento delle pensioni deciso a fine 2011 e bocciato dalla Corte Costituzionale ci sarebbe anche un contributo di solidarietà. Sono le indiscrezione del Corriere della Sera che riporta l'ipotesi di un prelievo aggiuntivo che potrebbe essere applicato agli assegni al di sopra dei 5mila euro netti al mese. Un prelievo con una durata a termine il cui gettito sarebbe da destinare alle pensioni più basse.

Rimborsare solo una parte
Continua dunque la caccia del Governo di fondi per coprire il buco da 14/16 miliardi (19 al lordo delle tasse) che si aprirebbe se fosse rimborsato in toto il mancato adeguamento. La strada di via XX Settembre sembrerebbe però non quella di rimborsare "tutto a tutti" ma solo una parte per mantenere l'impegno di mantenere al 3% il rapporto tra Deficit e Pil. In questo modo si calcola una manovra di 7-8 miliardi. Il provvedimento per far fronte al caos pensioni dovrebbe arrivare dopo la tornata elettorale e prende piede l'idea di prevedere a tutti un rimborso per intero della sola quota al di sotto delle tre volte il minimo (la stessa soglia che non era stata toccata dalla norma del Salva Italia per chi si fermava a quel livello di assegno) e mantenere invece il blocco dell'adeguamento sulle quote percepite superiori (oppure un meccanismo di decalage fino ad azzerarlo sopra 5 o sopra 8 volte il minimo).

Ue: fiducia all'Italia
Intanto arriva dall'Europa un attestato di fiducia al Governo. "L'Italia ce la farà a risolvere il caso pension" la dichiarazione del presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, dopo un incontro con il ministro Pier Carlo Padoan. Il titolare di via XX settembre ha rassicurato che il governo sta lavorando nel rispetto della sentenza della Consulta ma anche degli obblighi verso l'Ue. Il caos pensioni dunque dovrebbe non incidere sulla "pagella" europea.

 
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