ITALIA
L'appello
Caso Cucchi, il presidente del Senato Grasso: "Chi sa parli, che questa violenza non resti impunita"
Le parole del presidente del Senato, ex procuratore nazionale antimafia: "Solidarietà alle famiglie delle vittime"
Roma
"Vorrei fare un appello. Ci sono dei rappresentanti delle Istituzioni che sono certamente coinvolti in questo caso. Quindi, chi sa parli. Che si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, perché lo Stato non può sopportare una violenza impunita di questo tipo". Lo ha detto a Bari il presidente del Senato, Pietro Grasso, parlando di Cucchi, a margine della manifestazione per la Festa delle Forze Armate, presso il Sacrario militare del capoluogo pugliese.
"Doverosa la solidarietà"
"E' doverosa la solidarietà alle vittime della violenza. Sopratutto quando viene da rappresentanti delle istituzioni. Speriamo di continuare a cercare la verità nonostante ci siano state delle sentenze che non hanno saputo o potuto trovarla. Pensiamo si debba continuare su questa strada dando massima solidarietà ai familiari. Vorrei fare un appello, ci sono rappresentanti delle Istituzioni che sono certamente coinvolti in questo caso, quindi chi sa parli, che si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità perché lo Stato non può sopportare una violenza impunita di questo tipo", ha detto il presidente del Senato sul caso Cucchi.
La sentenza, tutti assolti
Il 31 ottobre scorso in Corte d'appello tutti gli imputati nel processo (sei medici, tre infermieri e tre agenti penitenziari) erano stati assolti. I giudici avevano così modificato la sentenza di primo grado in cui erano stati condannati per omicidio colposo cinque camici bianchi, più una sesta persona per falso, assolvendo gli altri.
L'incontro tra Ilaria Cucchi e Pignatone
Ieri, uscendo dagli uffici del tribunale di piazzale Clodio dopo l'incontro con il procuratore capo Giuseppe Pignatone, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano aveva affermato: "Abbiamo avuto assicurazione dal capo della procura di Roma che rileggerà tutti gli atti della vicenda". Pignatone, però, dopo un successivo incontro con i pm che hanno condotto l'inchiesta sulla morte di Cucchi, ha poi precisato: "I pm Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy hanno svolto un lavoro egregio, ho estrema fiducia in loro". Parole che avevano fatto di nuovo arrabbiare i familiari del giovane.
"Doverosa la solidarietà"
"E' doverosa la solidarietà alle vittime della violenza. Sopratutto quando viene da rappresentanti delle istituzioni. Speriamo di continuare a cercare la verità nonostante ci siano state delle sentenze che non hanno saputo o potuto trovarla. Pensiamo si debba continuare su questa strada dando massima solidarietà ai familiari. Vorrei fare un appello, ci sono rappresentanti delle Istituzioni che sono certamente coinvolti in questo caso, quindi chi sa parli, che si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità perché lo Stato non può sopportare una violenza impunita di questo tipo", ha detto il presidente del Senato sul caso Cucchi.
La sentenza, tutti assolti
Il 31 ottobre scorso in Corte d'appello tutti gli imputati nel processo (sei medici, tre infermieri e tre agenti penitenziari) erano stati assolti. I giudici avevano così modificato la sentenza di primo grado in cui erano stati condannati per omicidio colposo cinque camici bianchi, più una sesta persona per falso, assolvendo gli altri.
L'incontro tra Ilaria Cucchi e Pignatone
Ieri, uscendo dagli uffici del tribunale di piazzale Clodio dopo l'incontro con il procuratore capo Giuseppe Pignatone, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano aveva affermato: "Abbiamo avuto assicurazione dal capo della procura di Roma che rileggerà tutti gli atti della vicenda". Pignatone, però, dopo un successivo incontro con i pm che hanno condotto l'inchiesta sulla morte di Cucchi, ha poi precisato: "I pm Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy hanno svolto un lavoro egregio, ho estrema fiducia in loro". Parole che avevano fatto di nuovo arrabbiare i familiari del giovane.