MONDO
Tribunale di Amburgo
Caso Marò, fonti Farnesina: faremo valere le nostre ragioni
Fonti del ministero degli Esteri commentano la posizione dell'India che ha deciso di opporsi alle richieste di "adozione di misure cautelari" presentate dall'Italia al Tribunale internazionale del diritto del mare
L'India ha anticipato elementi della propria linea difensiva davanti al Tribunale Internazionale del Diritto del Mare di Amburgo (Itlos), sollevando eccezioni di giurisdizione e di merito. La procedura arbitrale avviata dall'Italia il 26 giugno scorso ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, si afferma alla Farnesina, è vincolante per l'India, che ha già comunicato la nomina del proprio arbitro nei termini e nei tempi previsti.
Parimenti obbligatoria e vincolante per l'India è la fase delle tre richieste avanzate dall'Italia il 21 luglio scorso di misure davanti a Itlos per consentire, fino alla conclusione del procedimento arbitrale, al fuciliere di marina Latorre di restare in Italia e al fuciliere di Marina Girone di farvi rientro, nonché per sospendere le procedure della giurisdizione a loro carico in India.
Tali richieste verranno discusse, come deciso dal presidente del Tribunale di Amburgo, il 10 e 11 agosto prossimi. Resta inteso che davanti al Tribunale arbitrale e all'Itlos le parti si confronteranno nel merito, come in un qualsiasi processo: l'Italia, assicurano perciò le fonti del ministero, farà valere con determinazione le sue ragioni nell'intento di addivenire ad una soluzione positiva della vicenda dei due fucilieri Latorre e Girone.
L'istanza presentata dall'Italia al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos) contiene due richieste: la prima è che l'India "si astenga dal prendere o eseguire ogni misura giudiziaria o amministrativa" contro i due Fucilieri di Marina e "dall'esercitare ogni forma di giurisdizione" a proposito dell'incidente. La seconda è che "l'India prenda ogni misura necessaria ad assicurare che le restrizioni sulla libertà, sicurezza o movimento dei Fucilieri siano immediatamente rimosse in modo da permettere al sergente Girone di viaggiare e rimanere in Italia e al sergente Latorre di rimanere in Italia" per tutta la durata del procedimento alla Corte di Arbitrato dell'Aja sul ricorso italiano riguardante la giurisdizione sul caso.
P.S. Narshima difenderà gli interessi indiani nell'udienza di Amburgo e al quotidiano The Hindu ha dichiarato che l'India, il prossimo 10 agosto, davanti all'Itlos si opporrà alle richieste di "adozione di misure cautelari" presentate dall'Italia nella vicenda dei due Fucilieri di Marina coinvolti nell'incidente in cui morirono due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. "Davanti all'Itlos - ha spiegato il magistrato - noi sottolineeremo che solo l'India ha la giurisdizione per processare i reati commessi nel Paese e che il Tribunale non può interferire in questo". "L'India - ha aggiunto - sosterrà anche che l'Italia non ha esaurito tutte le procedure locali a disposizione, un requisito necessario prima di presentare istanze all'Itlos. Infine l'India obietterà che non vi sono circostanze stringenti tali da richiedere qualsiasi adozione di misure provvisorie" nel caso che coinvolge Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.