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Champions, la Juve pareggia a Madrid e va in finale a Berlino dove incontrerà il Barcellona di Messi

Capolavoro Juve. Dopo il 2-1 dell'andata, pareggia in casa del Real Madrid e dopo 12 anni torna a una finale di Champions League

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di Claudio Presutti Juventus in paradiso. I bianconeri infatti eliminano il Real Madrid grazie al pareggio 1-1 in Spagna, dopo il successo di 8 giorni fa allo Stadium (2-1). Ora per i bianconeri di Allegri c’è la finale contro il super Barcellona di Leo Messi.

Clima da brividi al Santiago Bernabeu. Il Real di Ancelotti recupera Benzema, la Juve di Allegri Pogba. Solo in panchina invece il difensore portoghese dei ‘blancos’ Pepe. I bianconeri, dopo un buon inizio, faticano a contenere le folate del Real che, pur non giocando a ritmi alti , è sempre pericoloso quando attacca. La prima chance vera, dopo un colpo di testa di Bale, capita a Benzema che, dopo un ottimo dribbling in area, calcia alle stelle (6’). Una punzione di Cristiano Ronaldo, deviata dalla barriera, mette i brividi a Buffon e ai tifosi juventini. Bianconeri invece pericolosi con un bel rasoterra da fuori di Vidal, ma Casillas devia in corner (14’). Inizia la pressione delle ‘merengues’: un bolide da fuori di Bale impegna Buffon (20’), poi due minuti dopo Chiellini interviene con troppa foga in area su James Rodriguez: per l’arbitro svedese Eriksson è rigore. Dal dischetto Cristiano Ronaldo spiazza Buffon per l’1-0 (23’).  Si tratta della rete numero 77 in Champions per  il fuoriclasse portoghese. Sulle ali dell’entusiasmo, gli spagnoli spingono a caccia del raddoppio. In avanti c’è sempre lo scatenato Benzema, con i lampi di CR7 e Bale. Al 41’ Buffon salva su Benzema che era entrato in area e aveva cercato l’angolino basso da buonissima posizione.

Nella ripresa subito una chance per i bianconeri con una botta da fuori di Marchisio a lato di poco (52’). Replica il Real con Marcelo che però, attende troppo, e spreca una buona opportunità. Pochi minuti però e arriva il pareggio della Juventus: sugli sviluppi di una punizione, palla in mezzo all’area, sponda di Pogba per Morata che, tutto solo, ha il tempo di prendere la mira e battere Casillas (57’). Per il giovane attaccante si tratta del secondo gol di fila al ‘suo’ Real. A coronamento di una prestazione da applausi, di quantità e anche di qualità. Con questo pareggio la Juve è in finale. Squadre allungate: il Real attacca a testa bassa alla ricerca del 2-1 che significa supplementari, i bianconeri a difendere il preziosissimo pari. Occasioni in serie per Bale, Marchisio e ancora Bale, per altre due volte di testa. Proteste spagnole per una spinta di Evra sul ‘chicharito’ Hernendez, entrato al posto di uno stremato Benzema. Ma il direttore di gara lascia correre. Finale intenso, con emozioni a raffica, dato che il Real spinge, nonostante non ne abbia quasi più per la stanchezza e il gran caldo, lasciando ampi spazi alle volate dei bianconeri in contropiede. Sui piedi di Pogba l’occasione per il gol-vittoria. Finale spezzettato, ma il triplice fischio di Erksson dà il via alla festa di Buffon e compagni sul prato del Bernabeu e dei tanti tifosi juventini sugli spalti. Sabato 6 giugno a Berlino per la Juve si tratta della nona finale di Coppa Campioni/Champions League, a 12 anni di distanza dalla partita di Manchester contro il Milan. Una sfida da sogno a quel Barça targato Luis Enrique, che in attacco sfoggia il trio delle meraviglie Neymar-Luis Suarez-Messi. Ma questa Juve promette di stupire ancora.
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