MONDO
Attacco alla Francia
Chi è Hayat Boumeddiene, la terrorista compagna di Coulibaly che indossa il velo e spara
La compagna di Amedy Coulibaly nel 2009 iniziò a indossare il velo integrale e lasciò il lavoro di cassiera per dedicarsi al fondamentalismo. E' ricercata
La ragazza pensava alla guerra già da qualche tempo. Alcune immagini mostrano i due mentre sparano con le pistole o prendono la mira con una balestra in un luogo fuori Parigi. La coppia era andata, in realtà, a far visita a Djamel Beghal, adepto di una setta salafista.
La svolta integralista
La svolta integralista di Hayat risalirebbe al maggio 2009. La giovane passa dal vestirsi all'occidentale e farsi fotografare al mare in bikini, all'indossare il velo. Abbandonato il suo lavoro da cassiera, sposa Coulibaly con rito religioso islamico. La coppia va a vivere nel dipartimento del Cantal, nella regione dell'Alvernia, sotto la sorveglianza dell'estremista islamico Djamel Beghal.
L'incontro con Djamel Beghal
È stato proprio questo incontro a segnare la vita di Amedy e Hayat e ad avvicinarli al jihadismo. Come dimostra la stessa Hayat, interrogata dalla polizia che aveva arrestato il compagno perché coinvolto nell'evasione di un terrorista dal carcere. In quell'occasione, la ragazza aveva raccontato di aver fortificato le proprie convinzioni islamiste grazie a Beghal e aveva rivelato l'intenzione di trasferirsi all'estero, in un paese arabo.
Le telefonate
Dall'analisi dei tabulati telefonici si è appreso che Hayat nel 2014 aveva fatto ben 500 telefonate con la compagna di Said Kouachi, uno dei due fratelli autori della strage al Charlie Hebdo. Probabilmente le due erano amiche e condividevano, forse, gli stessi problemi e le stesse preoccupazioni per i loro fidanzati.