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MONDO

Paura per il cianuro di sodio nell'atmosfera

Cina, si aggrava il bilancio delle vittime a Tianjin: 112 morti, decine i dispersi

Tra i dispersi anche moltio vigili del fuoco. Le autorità hanno fatto evacuare ed impediscono l'accesso ad una zona di 3 km attorno al luogo del disastro. Le autorità hanno censurato i siti web che criticano la gestione dell'emergenza

(Ansa)
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Si aggrava il bilancio delle vittime delle esplosioni nel porto cinese di Tianjin. 112 i morti, 95 i dispersi, tra cui molti vigili del fuoco. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Xinhua. Le autorità hanno fatto evacuare ed impediscono l'accesso ad una zona di 3 km attorno al luogo del disastro, temendo contaminazioni da sostanze chimiche, mentre continuano le esplosioni e sono ancora visibili incendi. Nel magazzino devastato dalle esplosioni secondo il generale Shi Luze, comandante militare della regione, erano stoccate centinaia di tonnellate di cianuro.

Sostanze chimiche nell'atmosfera
Cresce la paura per le sostanze sprigionate nell'atmosfera. Le fiamme hanno rilasciato nell'aria, tra le altre sostanze chimiche, il cianuro di sodio, agente altamente tossico. Sui livelli di inquinamento ambientale, il vento sta aiutando i soccorritori perché soffia verso il mare. Sta diminuendo pertanto la concentrazione di toluene, cloroformio, metilbenzene e altri agenti chimici.  Un team di 217 esperti delle forze armate in emergenze chimiche e nucleari sta operando nella zona e le autorità hanno richiesto anche l'intervento di tecnici del produttore della sostanza per gestire la situazione. Per neutralizzare il cianuro viene usato perossido di idrogeno.

Tratto in salvo a 72 ore dell'esplosione
Nonostante il tempo passi, facendo diminuire la speranza di trovare sopravvissuti, si conta un nuovo miracolo: a oltre 72 ore dalla tragedia un uomo di 50 anni è stato trovato vivo a 50 metri dall'epicentro dell'esplosione. Secondo l'agenzia Xinhua è stato tratto in salvo dalle truppe specializzate nella guerra chimica inviate da Pechino per far fronte all'emergenza. Ieri un vigile del fuoco era stato salvato dopo 32 ore dalle esplosioni. 

I numeri dell'apocalisse
Le esplosioni hanno danneggiato 17mila famiglie, 1.700 imprese e 675 centri commerciali. I 6.300 senzatetto sono stati ricoverati in 12 scuole e 3 edifici.



Censurati decine di siti web
Le autorità cinesi hanno censurato decine di siti internet che contenevano critiche sulla gestione dell'emergenza a Tianjin e sull'assistenza alle vittime delle disastrose esplosioni di mercoledì. 50 le pagine web oscurate oggi che si aggiungono alle 360 già bloccate nei giorni scorsi. È stata definitivamente revocata l'autorizzazione a 18 siti web che avevano "un'influenza negativa" e ad altri 32 la licenza è stata sospesa temporaneamente. Sono stati inoltre cancellati 160 account da Weibo, il Twitter cinese, e da altri social network, e 200 sono stati congelati.
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