MONDO
Medioriente
Continua l'intifada dei coltelli:israeliano pugnalato in Cisgiordania.Barghouti aggredito a Ramallah
Nuova aggressione stamane vicino al blocco di insediamenti ebraici a Gush Etzion ai danni di un 40enne israeliano. "Neutralizzato" l'attentatore. A Ramallah, il segretario generale del partito di iniziativa nazionale palestinese aggredito e ferito da ignoti
Ieri notte a Ramallah è stato attaccato e ferito il leader del partito 'Iniziativa nazionale palestinese' (Al Mubadara, in arabo) Mustafà Barghouti, da sempre attestato su posizioni dialoganti per una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese. Barghouti è stato colpito con un coltello da ignoti, davanti alla sua casa.
Un altro israeliano è stato pugnalato stamane nella colonia cisgiordana di Metzad, (Betlemme). L'israeliano, di circa 40 anni, è caduto in un'imboscata dopo che la sua automobile è stata colpita da una sassaiola. Una volta uscito dalla macchina, è stato raggiunto da una coltellata. L'uomo è stato trasferito in ospedale. Le sue condizioni sono medie. L'assalitore, presumibilmente un palestinese della zona, è stato colpito da spari della polizia ma è riuscito a fuggire. Altri due tentativi di accoltellamento si erano verificati ieri a Gerusalemme e Jenin.
È di ieri invece l'annuncio da parte del segretario di Stato Usa, John Kerry di un accordo raggiunto fra Israele e Giordania su nuove misure per ridurre le tensioni alla moschea di al Aqsa, a Gerusalemme. Kerry ha incontrato ad Amman il re giordano Abullah II e il presidente palestinese Abu Mazen ad Amman in Giordania.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha acconsentito ad installare delle telecamere di sicurezza sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei, ndr) di Gerusalemme, operative 24 ore su 24, per dimostrare che Israele non sta modificando lo status del luogo sacro e non sta attuando misure punitive contro le moschee. Il capo della diplomazia americana ha anticipato che Netanyahu annuncerà ulteriori provvedimenti, a conferma dell'intenzione israeliana di voler mantenere lo status del luogo.
Tutte le misure, ha precisato Kerry, sono state accettate dal governo giordano. Israele è anche d'accordo per "rispettare pienamente il ruolo particolare" della Giordania, guardiana dei luoghi santi, secondo lo status quo del 1967. Secondo Kerry, "Israele non ha intenzione di dividere la Spianata" e si "felicita della accresciuta collaborazione fra le autorità israeliane e giordane" che devono riunirsi "prossimamente" per rafforzare il dispositivo di sicurezza su questo luogo santo divenuto attualmente uno dei punti caldi del conflitto israelo-palestinese.