MONDO
New York
Clima, 175 Paesi all'Onu per firmare l' accordo Parigi. Ban: Agire presto
Al Palazzo di Vetro dell'Onu, a New York, la cerimonia di firma dello storico accordo sul clima raggiunto lo scorso dicembre a Parigi davanti al segretario generale Ban Ki-moon. Per l'Italia c'era il premier Matteo Renzi. Presente anche il messaggero delle Nazioni Unite per il clima, Leonardo di Caprio.
Generale. E alla cerimonia, in concomitanza con la Giornata mondiale della Terra, è intervenuto anche Leonardo Di Caprio, messaggero della Nazioni Unite per il clima.
"E' una corsa contro il tempo, la finestra per mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, e
ancora di più contenerlo entro 1,5 gradi, si sta rapidamente chiudendo", è stato il monito lanciato dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, aprendo i lavori. Quindi un appello a tutti gli Stati affinché "ratifichino velocemente il documento, in modo che possa entrare in vigore il più presto possibile". Il premier Renzi ha commentato "siamo molto orgogliosi come italiani per i nostri risultati ottenuti e per quelli che otterremo. Ma la vera sfida oggi è chiudere gli occhi un secondo e immaginare i nostri figli e nipoti. L'importante è il messaggio politico: la politica è capace di dare speranza alle prossime generazioni".
Per il segretario di stato Usa, John Kerry, "Parigi rappresenta un punto di svolta nella lotta al cambiamento
climatico, è il più ambizioso accordo sul clima mai negoziato prima. Ma la sua potenza sta nelle possibilità che esso crea, in quello che si sta già facendo per indirizzare l'economia mondiale verso uno sviluppo sostenibile e responsabile". Anche il premio Oscar Leonardo Di Caprio ha lanciato un appello alla responsabilità: "Possiamo congratularci gli uni con gli altri, ma non significherà niente se poi tornerete nei vostri Paesi senza tramutare i discorsi in azione. Chiediamoci da che parte della storia vogliamo stare". "Non ci sono dubbi che gli effetti del riscaldamento climatico diventeranno mostruosamente maggiori nel futuro - ha concluso l'attore -. Pensate che vergogna quando i nostri figli e nipoti guarderanno indietro e capiranno che potevamo fermare tutto questo, ma non lo abbiamo fatto per mancanza di volontà politica".
Intanto il Wwf, in occasione dell'Earth Day, ricorda i benefici quotidiani offerti dalla Terra, riportando uno studio
di economia ecologica sul valore dei servizi ecosistemici. La natura ci 'regala' 145.000 miliardi di dollari all'anno in beni e servizi gratuiti, una cifra che supera il Pil mondiale. Secondo un'analisi realizzata in Italia dal Wwf, per esempio, "135 mila ettari di aree umide costiere del Belpaese forniscono servizi naturali pari a 9.106 euro all'anno per ettaro. Il beneficio economico è di oltre 2 miliardi di euro, pari a circa 3.000 euro ad abitante".