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ECONOMIA

La nota

Consumi, Confcommercio: si ferma il crollo 2014.Timida ripresa, a febbraio ancora prezzi in calo

L'indicatore Icc registra ancora una diminuzione dei volumi dei beni e servizi acquistati dalle famiglie nel 2014 (-0,7%), ma in netta attenuazione rispetto al crollo rilevato nel biennio precedente (-6,7% cumulato). Prezzi in calo (-0,1%) anche febbraio

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio
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I consumi sono ancora in calo ma, paradossalmente, è questa una buona notizia per la nostra economia perché, come spiega Confcommercio: "La stabilizzazione dei consumi rilevata negli ultimi mesi si inserisce in un contesto generale che, pur caratterizzato da una perdurante stagnazione, lascia intravedere timidi segnali di miglioramento il cui consolidamento nei prossimi mesi potrebbe dare l'avvio alla tanto attesa ripresa del sistema". Secondo la nota diffusa dall'associazione presieduta da Carlo Sangalli, l'inflazione continuerà poi ad essere negativa almeno sino a febbraio.

L'indicatore Confcommercio (Icc) registra ancore per il 2014 una diminuzione dei volumi dei beni e servizi acquistati dalle famiglie pari ad un -0,7%, ma in netta attenuazione rispetto al crollo rilevato nel biennio precedente (-6,7% cumulato). A dicembre l'indice è sceso dello 0,1% rispetto a novembre e dello 0,8% tendenziale. La media mobile a tre mesi mostra quindi il permanere di una tendenza alla stabilizzazione che, come sottolineato nella nota, "lascia intravedere timidi segnali di miglioramento il cui consolidamento nei prossimi mesi potrebbe dare l'avvio alla tanto attesa ripresa del sistema".

La riduzione registrata dall'indicatore a dicembre rispetto a novembre è il risultato di un aumento dello 0,1% della domanda per la componente relativa ai servizi e di un calo dello 0,2% della componente relativa ai beni. Sul fronte delle singole macro-funzioni di spesa, i dati destagionalizzati hanno registrato un modesto aumento rispetto a novembre per i beni e ai servizi per la mobilita' (+0,5%), grazie a un incremento della vendita di motocicli, per gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (+0,2%), per i beni e servizi ricreativi (+0,1%); poco rilevante l'aumento per abbigliamento e calzature (+0,1%) nonostante il periodo delle feste natalizie e di fine anno. In leggero calo e' risultata la spesa per i beni e servizi per le comunicazioni (-0,5%), per gli alimentari e tabacchi (-0,5%), per i consumi relativi ai beni e servizi per la casa (-0,3%) e la spesa per i beni e servizi per la cura della persona (-0,3%).     La diminuzione tendenziale dell'indicatore di dicembre (-0,8%), piu' accentuata rispetto a quella rilevata il mese precedente, riflette un calo significativo (-1,3%) della domanda relativa ai servizi e un ridimensionamento della spesa per i beni (-0,6%). A dicembre si sono riscontrate variazioni positive, su base annua, solo per i beni e servizi per le comunicazioni (+1,9%) e per i beni ed i servizi per la mobilita' (+1,4%) sui quali ha inciso l'incremento delle vendite di auto ai privati. La spesa si e' ridotta in maniera significativa nel segmento dei beni e servizi per la casa (-1,7%), negli alimentari, bevande e tabacchi (-1,4%) e negli alberghi, pasti e consumi fuori casa (-1,3%). In calo risultano anche i beni e i servizi per la cura della persona (-1,2%) e, con una flessione inferiore all'1,0%, l'abbigliamento e le calzature.

L'economia italiana resterà poi ancora in deflazione, almeno sino a febbraio. La previsione di Confcommercio, sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, stima per il mese di febbraio ancora una diminuzione dei prezzi pari ad un -0,1% rispetto a gennaio e -0,6% su base annua, con un consolidamento della tendenza deflazionistica in atto da alcuni mesi. Il dato, spiega la nota, riflette tanto la tendenza al ribasso degli energetici, attenuata solo in parte dal deprezzamento dell'euro, quanto il permanere di una bassa dinamica dei consumi. 
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