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MONDO

A sostenerlo un quotidiano di Hong Kong

Orrore in Corea del Nord: 120 cani per sbranare lo zio, l'esecuzione decisa dal leader Kim Jong-Un

Secondo il giornale, il leader della Corea del Nord avrebbe fatto gettare lo zio nudo in una gabbia e avrebbe assistito alla sua morte. A fare la stessa fine anche cinque suoi collaboratori

Jang Song-Thaek
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Pyongyang Lo avrebbe fatto gettare nudo in una gabbia dove 120 cani - a digiuno da tre giorni - lo avrebbero sbranato vivo senza lasciare nemmeno un brandello di carne. Dopo averlo definito traditore e "cane" è proprio da un branco di cani che lo avrebbe fatto uccidere. 

Secondo il quotidiano di Hong Kong "Wen Wei Po", è questa la morte che il leader della Corea del Nord, Kim Jong-Un, avrebbe scelto per lo zio Jang Song Thaek, ex numero due del regime, e per cinque dei suoi collaboratori. 

Una morte macabra e lenta: l'esecuzione - riporta il giornale - sarebbe durata un'ora. E Kim, insieme ad altri 300 alti funzionari, avrebbe assistito dall'inizio alla fine. Al momento di dare l'ordine di ucciderlo - aveva scritto il 24 dicembre il giornale - il leader nordcoreano sarebbe stato "completamente ubriaco". 

Normalmente è un plotone di esecuzione ad eliminare i prigionieri politici, per lo zio, perà, Kim avrebbe fatto una macabra eccezione scegliendo la quan jue (letteralmente: dare in pasto in cani). 

La notizia è stata ripostata anche dal Global Times, giornale associato all'organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, affiancata da un editorale in cui si stigmatizzavano la brutalità e l'arretratezza del regime di Pyongyang. 

65 anni, Jang Song Thaek alla morte del Caro Leader aveva aiutati il figlio KIm a salire al potere, poi era stato condannato alla pena capitale da un tribunale marziale.

All'epoca l’agenzia di stampa locale Kcna aveva fatto sapere con un comunicato che durante l’interrogatorio lo zio aveva ammesso di aver cercato di organizzare un colpo di stato. 
 
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