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ECONOMIA

Gli effetti dell'epidemia

Coronavirus, Confindustria: "Calo della produzione a marzo come mai prima"

Il più alto dalle serie storiche del 1960. Sui livelli del 1978. Fitch: Pil Italia atteso in calo del 4,7% nel 2020, +2,3 nel 2021

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"In Italia la caduta dell'attività stimata per marzo (-16,6%), se confermata dall'Istat, rappresenterebbe il più ampio calo mensile da quando sono disponibili le serie storiche di produzione industriale (1960) e porterebbe i livelli su quelli di marzo 1978".

Lo rileva il centro studi di Confindustria nella sua anali rapida mensile sull'andamento della produzione industriale.

Calo 'devastante' dell'industria
Con un impatto "devastante", l'emergenza Covid-19 "affonda la produzione in marzo (-16,6%) e nel primo trimestre (-5,4%)". E "le prospettive sono in forte peggioramento", rileva il centro studi. La flessione nel trimestre è la maggiore registrata "da undici anni".

"La produzione industriale nel primo trimestre 2020 è attesa diminuire del 5,4%, il calo maggiore da undici anni" indica il CSC che "rileva una diminuzione della produzione industriale del 16,6% in marzo su febbraio, quando è arretrata del 2,6% su gennaio 2019". Mentre "l'arretramento stimato nel primo trimestre 2020 sarebbe il più forte dal primo trimestre del 2009, quando l'attività era scesa dell'11,1% congiunturale, nel pieno della grande crisi finanziaria internazionale indotta dallo scoppio della bolla dei mutui subprime in Usa. Oggi il Csc registra un "sull'economia reale un impatto drammatico, non solo in Italia", dell'emergenza coronavirus.

"E' stata decisa la chiusura del 57% delle attività industriali a partire dal 23 marzo (48% della produzione); il restante 43% di imprese ha continuato a lavorare a un ritmo molto ridotto, con poche eccezioni (alimentari e farmaceutico)".  Le prospettive per i prossimi mesi sono "più negative di quanto osservato nel primo trimestre: la variazione acquisita nel secondo è di -12,5% e la caduta dell'attività potrebbe raggiungere almeno il 15%. Da ieri, la chiusura delle attività produttive è stata prorogata fino al 13 aprile. La riapertura avverrà gradualmente, mentre la domanda domestica in alcuni settori sarà ancora molto debole e il contributo di quella estera peggiorerà in linea con l'allargamento del contagio nel resto del mondo. Occorre evitare ritardi nell'implementazione delle misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori per non aggravare le già drammatiche prospettive".

Fitch: Pil Italia atteso in calo del 4,7% nel 2020, +2,3 nel 2021
Una recessione che accelera dal -1% di Pil del primo trimestre (rispetto ai tre mesi precedenti) al -6,8% del periodo aprile-giugno. Con una risalita nella secondametà dell'anno, che farà chiudere l'intero 2020 con un Pil in calo del 4,7%.

E' la stima dell'impatto del coronavirus, con lo shock economico causato dal 'lockdown', sull'Italia secondo l'agenzia di rating Fitch. "Le politiche di lockdown messe in atto stanno avendo effetti immediati e drammatici sull'attività economica di tutti i giorni", si legge nell'aggiornamento del Global Economi cOutlook di Fitch.

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