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ECONOMIA

Emergenza Covid-19

Inps. Dati Cassa Integrazione in deroga restano bassi, gestione Regioni lenta

Sui dati forniti dall'Istituto di Previdenza la regione Lombardia è insorta

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di Tiziana Di Giovannandrea L'Inps ha fornito i dati aggiornati al 3 maggio relativi alla gestione ed erogazione della Cig, la Cassa Integrazione in deroga. I suoi numeri restano bassi infatti sono solo 173.565 le domande inviate all'Istituto di Previdenza. Di queste sono state autorizzate 85.046 e sono state pagate soltanto 29.600 a 57.975 beneficiari aventi diritto.

La CIG gestita dalle Regioni è prevista per i lavoratori delle aziende che non possono ricorrere alla Cassa ordinaria. L'iter per l'ottenimento della CIG è più complesso di quello della CIGO, la Cassa Ordinaria, perché le domande sono gestite e determinate dalle Regioni che esaminano, istruiscono le pratiche per poi girarle all'Inps per il pagamento. Questo sulla base di un accordo siglato con i sindacati e i datori di lavoro.

Stante la situazione creata dall'emergenza Coronavirus, il Governo ha esteso la Cassa integrazione in deroga per 9 settimane e con il nuovo Decreto Aprile, slittato a maggio, dovrebbe esserci un'ulteriore proroga per altre 9 settimane. In pratica fino al 31 ottobre 2020.

Per la Cassa integrazione in deroga non sono ancora disponibili i dati di tutte le regioni quindi il pagamento va a rilento, secondo l'Istituto di Previdenza.

Su questo elemento la Regione Lombardia è insorta. Secondo la Lombardia, sulla gestione delle domande di Cassa Integrazione in deroga: "Non siamo solo di fronte ad uno sconcertante disallineamento tra banche dati, siamo di fronte a una vera e propria alterazione di dati" e "se l'Inps continuerà a diffondere notizie infondate e faziose, la Lombardia si difenderà nelle sedi opportune". La Regione lo scrive in una nota.

"Da settimane assistiamo a un quotidiano scaricabarile da parte dell'Inps sulle Regioni, per giustificare i mancati pagamenti della Cassa Integrazione che il Governo aveva assicurato sarebbero avvenuti entro fine aprile - prosegue la nota -. L'ultima evidenza della confusione che regna all'Inps e che genera la diffusione di vere e proprie fake news è mostrata dal report giornaliero appena pubblicato" sul portale dell'Inps. "Non si capisce come mai solo in corrispondenza della Regione Lombardia ci siano due righe con numeri di pratica diversi: in una, risultano decretate da Regione appena 37 domande di cui autorizzate 33; nell'altra, 19.807 di cui autorizzate 6.484. Mentre i decreti trasmessi dagli uffici regionali sono 48.209 come risulta dal sito di Regione Lombardia dove sono pubblicati i dati assieme agli stessi decreti".

"Regione Lombardia - conclude - ha costituito anche un Fondo Regionale per favorire l'anticipazione delle indennità a tutti i lavoratori in Cassa Integrazione, inclusi quelli gestiti interamente dall'Inps. Lo fa già dal 2014, dando ampia prova della propria serietà. Se l'Inps continuerà a diffondere notizie infondate e faziose, la Lombardia si difenderà nelle sedi opportune". 
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