Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Coronavirus-crollo-record-indice-Pmi-servizi-in-Italia-17-virgola-4-minimo-storico-b2da3119-c668-49f2-8827-9bd3bfa1adab.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

In Spagna il Pmi servizi è crollato a 23

Coronavirus, crollo record indice Pmi servizi in Italia: 17,4 minimo storico

Il dato precipita dai 52,1 di febbraio. Secondo gli analisti, "l'Italia è particolarmente danneggiata perché è stato il primo Paese in Ue ad avviare stop 'drastici'. Prevista contrazione dell'economia dell'Eurozona "di circa il 10%"
 

Condividi
Crollo record senza precedenti a marzo dei dati sul Pmi - (purchasing managers index) che monitora l'andamento dell'attività manifatturiera e dei servizi - nell'Eurozona, in particolare in Italia e Spagna, i paesi maggiormente colpiti dalla pandemia di Covid-19. Ma nessun Paese in Europa è risparmiato e registra i peggiori numeri di sempre. Maglia nera all'Italia dove l'indicatore è piombato a 17,4 dai 52,1 di febbraio, livello mai raggiunto dall'inizio della raccolta dei dati nel 1998. In Spagna il Pmi servizi è crollato a 23

Secondo gli analisti l'Italia è stata particolarmente danneggiata perché è stato il primo Paese in Ue ad avviare stop 'drastici'.  Infatti proprio l'Italia ha registrato la peggiore performance in Europa per quel che riguarda l'indice composito (20,2) e soprattutto nei servizi, tracollando a soli 17 punti ai minimi record (il 1998 anno in cui è iniziata la rilevazione). Secondo gli analisti ha pesato anche il crollo della fiducia. Per Lewis Cooper, economista di Ihs Markit, "e' stato il terziario a guidare il tracollo" dell'attività economica nel nostro Paese "anche se entrambi i settori hanno riportato cali record della produzione".

Inoltre, "la fiducia sull'attività per i prossimi 12 mesi è crollata ai minimi storici". Quindi "i dati di marzo indicano tempi estremamente impegnativi per l'economia italiana dove la portata dell'impatto sulla produzione, sull'occupazione e gli investimenti probabilmente peserà a lungo sull'intera società".  Riguardo all'Europa, Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, sottolinea che "con i vari paesi che intensificano sempre più le misure di contenimento del coronavirus, non sorprende vedere che il Pmi finale di marzo ha indicato un deterioramento dell'attività economica persino maggiore di quello registrato dall'ultima stima 'flash'. I dati raccolti mostrano già un tasso annuale di contrazione dell'economia dell'Eurozona di circa il 10% e che inevitabilmente andrà peggiorando nel prossimo futuro".

Particolarmente severo l'impatto sul terziario che "con viaggi, turismo, ristoranti e altre attività di svago tutte fortemente colpite dalle misure per contenere la diffusione del virus. Nessun paese ha potuto sottrarsi al crollo severo dell'attivita' economica. In particolare, il tracollo del Pmi del settore terziario italiano con appena 17.4 ci fornisce però un'idea di quello che possibilmente accadrà negli altri paesi quando verranno adottate forme di chiusura e isolamento più rigorose nei prossimi mesi".
 
Condividi