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MONDO

Si vota il 21 novembre

Covid, in quarantena 6 dei 7 candidati alle presidenziali in Cile

Il favorito Boric è risultato positivo dopo aver partecipato a un dibattito con gli altri in lizza

Gabriel Boric (Ansa)
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Sei dei sette candidati alle presidenziali cilene del 21 novembre sono in quarantena per una settimana e hanno dovuto sospendere la campagna elettorale dopo che il favorito al primo turno, il candidato di sinistra Gabriel Boric, è risultato positivo dopo aver partecipato un dibattito.

Il 35enne Boric ha annunciato sui social di aver contratto il coronavirus nonostante sia vaccinato e ha dichiarato di avere sintomi, come febbre e tosse. Nei due giorni precedenti Boric aveva partecipato a un dibattito con la rivale cristiano democratica Yasna Provoste, della coalizione di centrosinistra Nuovo patto sociale, e con i candidati di estrema sinistra Eduardo Artés, di destra José Antonio Kast, di centrodestra Sebastián Sichel e del Partito progressista Marco Enríquez-Ominami. Soltanto un candidato è sfuggito alla quarantena, il populista Franco Parisi, del "Partito per la gente", che vive negli Stati Uniti e non è tornato in Cile per la campagna.

Secondo un sondaggio di Data Influye, Boric, che rappresenta la coalizione di sinistra Apruebo Dignidad, sarebbe in testa con il 32% al primo turno, davanti a Kast (27%) del Partito repubblicano e Provoste (13%). Kast, avvocato di 55 anni, difensore della dittatura di Augusto Pinochet e ammiratore del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, ha guadagnato terreno nelle ultime settimane a svantaggio della destra liberale che candida Sebastián Sichel (9%), esponente della coalizione del presidente uscente Sebastián Piñera.



Nel voto del 21 novembre saranno rinnovati anche l'intera Camera, metà del Senato e i Consigli regionali. L'eventuale ballottaggio delle presidenziali è fissato al 19 dicembre.
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