ECONOMIA
Bruxelles
Crisi Grecia. Dall'Eurogruppo via libera al terzo piano salvataggio da 86 miliardi
La prima tranche di aiuti sarà di 26 miliardi e arriverà subito per permettere ad Atene di pagare entro il 20 agosto la rata da 3,4 miliardi alla Bce. L'Eurogruppo ha chiesto ad Atene un piano di privatizzazioni rafforzato. Lagarde: "Accordo un passo molto importante, ma debito greco insostenibile". Padoan: "Si volta pagina"
Bruxelles
Via libera dall'Eurogruppo all'accordo sul terzo piano di salvataggio della Grecia dal 2010. I ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno dato, quindi, l'ok a un pacchetto di aiuti da 86 miliardi per i prossimi tre anni. La prima tranche sarà da 26 miliardi di euro e arriverà subito per permettere ad Atene il pagamento della rata da 3,4 miliardi da versare entro il 20 agosto alla Bce. Confermato, poi, il cuscinetto di 25 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche. "L'accordo politico è stato raggiunto" ha annunciato al termine della riunione il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. "Ci rallegriamo per le misure prese dal governo greco". In cambio degli aiuti la Grecia dovrà mettere in atto una serie di misure tra cui le riforme del sistema previdenziale e del lavoro e un programma di privatizzazione. I dubbi di Berlino sono stati superati grazie ad un rafforzamento delle condizioni - in prima battuta il piano di privatizzazioni - a cui gli aiuti sono subordinati.
Lagarde: "Soddisfazione per accordo, ma debito va alleggerito"
Soddisfazione sul raggiungimento dell'intesa è stata espressa anche dal numero uno del Fmi Christine Lagarde secondo cui il debito di Atene rimane, tuttavia, ancora insostenibile. Il direttore dell'istituto di Washington insiste infatti su un suo "significativo alleggerimento" per avere successo. "Sostengo fermamente - ha detto Lagarde - l'idea che il debito della Grecia sia diventato insostenibile e che il paese non possa ripristinare la sostenibilità del debito solo attraverso le proprie azioni". Poi la raccomandazione: "I partner europei mantengano impegni concreti" per fornire "una riduzione del debito significativa, ben al di là di quelle considerate finora".
La riduzione del debito è uno principali punti di disaccordo tra i creditori europei e il Fondo monetario internazionale. L'accordo, che è arrivato dopo sei ore di discussione senza includere uno sconto del debito greco, fornisce una prima erogazione di 26.000 milioni di euro, da dividere in due sezioni. Tale importo è suddiviso in due sottosezioni: uno da 10.000 milioni di euro, che saranno immediatamente disponibili in un conto speciale del fondo di salvataggio della Zona euro per la ricapitalizzazione delle banche greche. Il secondo, di 16.000 milioni di euro, sarà versato alla Grecia in diverse rate, a partire da 13.000 milioni entro il 20 agosto, hanno fatto sapere dall'Eurogruppo.
Padoan: "Accordo rilancia crescita e occupazione"
"Postitivo anche il ministro dell'Economia Padoan: "L'accordo raggiunto - ha affermato - mette la Grecia in condizione di rilanciare la crescita e quindi l'occupazione". Il titolare del dicastero di Via XX Settembre ha poi sottolineato quanto non ci sia solo la stabilità finanziaria, ma anche le riforme che modernizzano il Paese e gli aiuti per mettere le banche in condizione di finanziare l'economia. "Ognuno ha fatto la propria parte - ha concluso - e il governo Tsipras è riuscito a far approvare un pacchetto veramente importante di riforme, cancellando alcune misure controproducenti prese all'inizio. Si volta pagina".
Piano di privatizzazioni
"Ci sarà un piano di privatizzazione rafforzato" ha spiegato Dijsselbloem. L'Eurogruppo ha infatti chiesto alla Grecia di creare e rendere operativo entro fine anno il fondo per le privatizzazioni, che comprenderà anche alcune banche dopo la ricapitalizzazione. Il fondo dovrà realizzare 50 miliardi mettendo asset sul mercato. Tra questi ci sono anche i principali porti del Paese.
Prima tranche da 26 miliardi
La prima tranche di aiuti sarà divisa in due sub-tranche: una da 10 miliardi sarà disponibile immediatamente per la ricapitalizzazione delle banche, la seconda, da 16 miliardi, sarà versata in più volte, cominciando con 13 miliardi il 20 agosto per ripagare la scadenza con la Bce e mettere in sicurezza le necessità di capitale delle banche. Il resto verrà dato in autunno in seguito all'attuazione delle misure contenute nel Memorandum. Una seconda tranche da 15 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche sarà resa disponibile dopo la prima revisione del programma e non oltre 15 novembre, in seguito alla 'revisione della qualità degli attivi' e agli stress test.
"Atene rimarrà irreversibilmente nell'euro"
"Il messaggio che proviene dall'Eurogruppo di oggi è forte e chiaro: la Grecia è e sarà irreversibilmente un membro dell'eurozona. La Commissione Ue sosterrà la Grecia per sviluppare la crescita. L'occupazione, gli investimenti". Così il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, al termine della riunione.
Sì del Parlamento greco
L'accordo arriva dopo il sì di Atene al pacchetto di aiuti. Il Parlamento dopo una lunga maratona ha approvato quanto stabilito con i creditori internazionali martedì: nuove riforme (da nuove tasse sul gasolio per gli agricoltori, alle privatizzazioni di porti e ferrovie) in cambio di aiuti. Un piano approvato con il voto delle opposizioni, spaccata Syriza: 222 i voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti.
Lagarde: "Soddisfazione per accordo, ma debito va alleggerito"
Soddisfazione sul raggiungimento dell'intesa è stata espressa anche dal numero uno del Fmi Christine Lagarde secondo cui il debito di Atene rimane, tuttavia, ancora insostenibile. Il direttore dell'istituto di Washington insiste infatti su un suo "significativo alleggerimento" per avere successo. "Sostengo fermamente - ha detto Lagarde - l'idea che il debito della Grecia sia diventato insostenibile e che il paese non possa ripristinare la sostenibilità del debito solo attraverso le proprie azioni". Poi la raccomandazione: "I partner europei mantengano impegni concreti" per fornire "una riduzione del debito significativa, ben al di là di quelle considerate finora".
La riduzione del debito è uno principali punti di disaccordo tra i creditori europei e il Fondo monetario internazionale. L'accordo, che è arrivato dopo sei ore di discussione senza includere uno sconto del debito greco, fornisce una prima erogazione di 26.000 milioni di euro, da dividere in due sezioni. Tale importo è suddiviso in due sottosezioni: uno da 10.000 milioni di euro, che saranno immediatamente disponibili in un conto speciale del fondo di salvataggio della Zona euro per la ricapitalizzazione delle banche greche. Il secondo, di 16.000 milioni di euro, sarà versato alla Grecia in diverse rate, a partire da 13.000 milioni entro il 20 agosto, hanno fatto sapere dall'Eurogruppo.
Padoan: "Accordo rilancia crescita e occupazione"
"Postitivo anche il ministro dell'Economia Padoan: "L'accordo raggiunto - ha affermato - mette la Grecia in condizione di rilanciare la crescita e quindi l'occupazione". Il titolare del dicastero di Via XX Settembre ha poi sottolineato quanto non ci sia solo la stabilità finanziaria, ma anche le riforme che modernizzano il Paese e gli aiuti per mettere le banche in condizione di finanziare l'economia. "Ognuno ha fatto la propria parte - ha concluso - e il governo Tsipras è riuscito a far approvare un pacchetto veramente importante di riforme, cancellando alcune misure controproducenti prese all'inizio. Si volta pagina".
Piano di privatizzazioni
"Ci sarà un piano di privatizzazione rafforzato" ha spiegato Dijsselbloem. L'Eurogruppo ha infatti chiesto alla Grecia di creare e rendere operativo entro fine anno il fondo per le privatizzazioni, che comprenderà anche alcune banche dopo la ricapitalizzazione. Il fondo dovrà realizzare 50 miliardi mettendo asset sul mercato. Tra questi ci sono anche i principali porti del Paese.
Prima tranche da 26 miliardi
La prima tranche di aiuti sarà divisa in due sub-tranche: una da 10 miliardi sarà disponibile immediatamente per la ricapitalizzazione delle banche, la seconda, da 16 miliardi, sarà versata in più volte, cominciando con 13 miliardi il 20 agosto per ripagare la scadenza con la Bce e mettere in sicurezza le necessità di capitale delle banche. Il resto verrà dato in autunno in seguito all'attuazione delle misure contenute nel Memorandum. Una seconda tranche da 15 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche sarà resa disponibile dopo la prima revisione del programma e non oltre 15 novembre, in seguito alla 'revisione della qualità degli attivi' e agli stress test.
"Atene rimarrà irreversibilmente nell'euro"
"Il messaggio che proviene dall'Eurogruppo di oggi è forte e chiaro: la Grecia è e sarà irreversibilmente un membro dell'eurozona. La Commissione Ue sosterrà la Grecia per sviluppare la crescita. L'occupazione, gli investimenti". Così il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, al termine della riunione.
Sì del Parlamento greco
L'accordo arriva dopo il sì di Atene al pacchetto di aiuti. Il Parlamento dopo una lunga maratona ha approvato quanto stabilito con i creditori internazionali martedì: nuove riforme (da nuove tasse sul gasolio per gli agricoltori, alle privatizzazioni di porti e ferrovie) in cambio di aiuti. Un piano approvato con il voto delle opposizioni, spaccata Syriza: 222 i voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti.