MONDO
Primarie repubblicane
Donald Trump insiste: "Vietare l'ingresso ai musulmani negli Stati Uniti"
Il magnate, al centro delle polemiche per la sua proposta, afferma di non avere rimorsi: "Dobbiamo fare la cosa giusta". La portavoce dell'Unchr, Melissa Fleming: "Siamo preoccupati per la retorica usata nella campagna elettorale"
New York
Nessun pentimento: Donald Trump va avanti per la sua strada. In un'intervista a Barbara Walter di Abc News, il magnate candidato alle Primarie repubblicane dice di non avere rimorsi per la proposta di vietare l'ingresso a tutti i musulmani negli Stati Uniti. "Dobbiamo fare la cosa giusta", insiste.
Trump sostiene di avere "grande rispetto e amore" e "importanti rapporti" con i musulmani che, sottolinea, sono d'accordo con ciò che ha detto. Il divieto, ribadisce poi, dovrebbe essere solo temporaneo, fino a quando i leader "capiranno cosa sta succedendo".
Anche la portavoce dell'Unhcr, Melissa Fleming, ha attaccato le esternazioni di Donald Trump, spiegando che le frasi del candidato alle primarie repubblicane di Usa 2016 hanno un impatto sul programma per i rifugiati dell'Onu. "Il nostro programma per i profughi non guarda alla religione, ma seleziona le persone più bisognose", ha precisato. Fleming ha poi ribadito: "Siamo preoccupati che la retorica usata nella campagna elettorale americana metta a rischio un programma di reinsediamento incredibilmente importante".
Trump sostiene di avere "grande rispetto e amore" e "importanti rapporti" con i musulmani che, sottolinea, sono d'accordo con ciò che ha detto. Il divieto, ribadisce poi, dovrebbe essere solo temporaneo, fino a quando i leader "capiranno cosa sta succedendo".
Anche la portavoce dell'Unhcr, Melissa Fleming, ha attaccato le esternazioni di Donald Trump, spiegando che le frasi del candidato alle primarie repubblicane di Usa 2016 hanno un impatto sul programma per i rifugiati dell'Onu. "Il nostro programma per i profughi non guarda alla religione, ma seleziona le persone più bisognose", ha precisato. Fleming ha poi ribadito: "Siamo preoccupati che la retorica usata nella campagna elettorale americana metta a rischio un programma di reinsediamento incredibilmente importante".