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MONDO

E' il 45mo presidente degli Stati Uniti

Donald Trump ha giurato. "Il potere torna al popolo, da oggi l'America al primo posto"

Nel corso di una solenne cerimonia a Capitol Hill, a Washington, di fronte a quasi un milione di persone, il nuovo capo della Casa Bianca ha giurato recitando la formula di rito su una copia della Bibbia già usata da Abramo Lincoln. Nelle strade vicine, la protesta degli oppositori tra slogan e scontri con la polizia

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L'era Trump è cominciata. Il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti ha giurato nel corso di una solenne cerimonia a Capitol Hill, davanti a quasi un milione di persone. Donald Trump ha recitato la formula di rito su due copie della Bibbia - una usata nella medesima occasione da Abramo Lincoln, il più amato dei padri della patria. Prima di Trump aveva giurato il vicepresidente, Mike Pence. Ma nelle strade di Washington e di altre città americane non si è fermata la protesta contro il magnate che, al termine di una campagna elettorale e un'elezione tra le più divisive che l'America abbia mai vissuto, è riuscito a conquistare la Casa Bianca. 

Trump: "Il potere torna nelle mani del popolo. America first"
Molti i temi cari a Trump nel suo discorso di insediamento. "A partire da adesso cambia tutto", dice, "il potere da Washington torna nelle mani del popolo americano". "Siamo uniti in un grande sforzo per ricostruire l'America. Troppo a lungo il potere ha prosperato, ma i posti di lavoro sono diminuiti e le fabbriche hanno chiuso. Da oggi in poi sarà soltanto l'America al primo posto".

"Giuramento di alleanza con tutti gli americani"
Donald Trump si rivolge dunque al popolo: "Questo momento vi appartiene. Affronteremo sfide e ci confronteremo. Siamo una sola nazione, condividiamo un solo cuore, una sola casa e un solo destino glorioso. Il giuramento di oggi è un giuramento di alleanza con tutti gli americani. Per molti decenni abbiamo arricchito le industrie estere, abbiamo difeso i confini di altre nazioni rifiutando di difendere i nostri confini. Abbiamo speso trilioni e trilioni di dollari all'estero mente le infrastrutture americane sono state lasciate in rovina". "Prometto che non vi lascerò mai indietro, torneremo a vincere, ci riprenderemo i nostri sogni, i nostri soldi e i posti di lavoro".

"Compra americano, assumi americani"
"
La nostra politica sarà molto semplice", dice ancora: "Compra americano, assumi americani. Ricostruiremo il nostro Paese con lavoro e mani americane. Insieme determineremo il corso dell'America e del mondo per molti anni a venire".   

"Cancelleremo il radicalismo islamico. Basta parole, è ora di agire"
Poi Trump affronta il tema sicurezza: ''"Rafforzeremo le alleanze esistenti e ne creeremo delle nuove, riuniremo il mondo contro il radicalismo islamico e lo cancelleremo dalla faccia dellaTerra'', dice. "Quando siamo uniti, nessuno ci può fermare. Non accetteremo più politici che si lamentano solo e non agiscono. E' arrivata l'ora dell'azione".

"Renderemo l'America di nuovo grande"
Il 45mo presidente Usa conclude il suo discorso - uno dei più brevi della storia - riecheggiando lo slogan della sua vincente campagna elettorale: "Make America Great Again". "A tutti gli americani,
ascoltatemi: non sarete più ignorati. Sarete ascoltati. Insieme renderemo l'America più sicura e di nuovo grande", dice prima del consueto saluto: "Dio benedica l'America". 

Trump invita il Congresso ad applaudire Hillary Clinton 
Gesto signorile del nuovo presidente nei confronti dell'ex avversaria democratica Hillary Clinton: durante il pranzo organizzato in suo onore al Congresso, ha invitato a una standing ovation per la moglie dell'ex presidente. Trump si è dichiarato "onorato" per la presenza di Bill e Hillary Clinton alla sua inaugurazione. "Ho molto rispetto per queste due persone", ha detto.

Sorpresa alla parata lungo la Pennsylvania Avenue verso la Casa Bianca
Mossa a sorpresa di Donald Trump alla parata lungo la Pennsylvania Avenue che ha condotto il presidente e la First Lady alla Casa Bianca. Trump ha fermato a metà percorso la limousine, ne è sceso con la moglie Melania ed il figlio Barron e ha proceduto per alcune decine di metri a piedi tra due ali di folla. Dopo pochi minuti, scortati sempre dagli agenti del Secret Service, i tre sono risaliti sulla 'Bestia', la vettura superblindata ereditata da Barack Obama targata "1"  e hanno raggiunto il numero 1600 di Pennsylvanya Avenue, il loro nuovo indirizzo per i prossimi 4 anni. La parata è stata l'ultima tappa della cerimonia formale di insediamento.





Gli Obama in vacanza a Palm Springs
Dopo il giuramento di Donald Trump, per Barack e Michelle Obama è invece cominciata una nuova vita. Per prima cosa si sono concessi un periodo di riposo. Dalla base di Andrews, a bordo di un aereo della flotta presidenziale, ma non più l'Air Force One, sono partiti per Palm Springs, la località turistica nel deserto californiano nota per le sue acque termali e i suoi eleganti resort. Obama prima di salire sull'aereo ha salutato un'ultima volta lo staff e si è rivolto agli americani, dicendo: "Avete dimostrato il potere della speranza".

Proteste violente a Washington, scontri con la polizia: cento arresti
Mentre a Capitol Hill si teneva la cerimonia di giuramento, nelle strade vicine si verificavano scontri nel corso delle proteste anti-Trump. Un gruppo di manifestanti, tutti vestiti di nero e con il volto coperto, si sono scontrati con la polizia in assetto anti-sommossa. Diverse le vetrine infrante a colpi di mazza. I manifestanti violenti sono poi stati dispersi dalla polizia mentre tentavano di avvicinarsi al National Mall, dove si trovavano gli spettatori della cerimonia del giuramento. Vestiti come black block e con le bandiere rosse e nere dell'anarchia, i giovani che inscenavano la protesta sono stati allontanati dai poliziotti anche con l'uso di gas urticanti. Nuovi scontri sopo poi avvenuti dopo la fine della cerimonia del giuramento di Trump. Un centinaio gli arresti. Gli scontri sono esplosi mentre nella stessa capitale federale e in molte altre città americane si tenevano proteste e cortei pacifici contro il 45mo presidente degli Stati Uniti.
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