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ECONOMIA

Milano

Ecofin, Padoan: "Investimenti via maestra per la crescita". Katainen: "Riforme vanno implementate"

Al termine della riunione il ministro dell'Economia ha indicato la ricetta da seguire per far ripartire l'economia
 

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"Il piatto forte della discussione oggi all'Ecofin, sono stati: crescita, riforme strutturali e investimenti. Perciò la discussione di oggi è un concreto contributo, ai temi prioritari che abbiamo messo per il nostro semestre". Così Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, nella conferenza stampa finale dell'Ecofin a Milano, ha riassunto la riunione. "C'è una carenza di investimenti in Europa, una situazione che è la causa e la conseguenza della scarsa crescita. Si devono creare delle condizioni di profittabilità, e per riuscirci servono riforme strutturali con un orizzonte lungo" ha aggiunto Padoan. "Gli investimenti dipendono anche dagli strumenti finanziari, è importante che ci siano altri strumenti oltre al credito - ha proseguito il ministro - abbiamo discusso molto nel concreto, sul ruolo della Bei, e ci attendiamo che la Commissione e la Bei, già nel prossimo Ecofin producano dei suggerimenti per avviare delle politiche nazionali ed internazionali". 

La via maestra per la crescita, secondo Padoan, sono quindi più investimenti, soprattutto privati e anche pubblici nella loro funzione di catalizzatore. "Si devono creare condizioni di profittabilità - ha sottolineato più volte il ministro - e un elemento fondamentale sono le riforme strutturali che sbloccano investimenti".

Il titolare di XX settembre ha poi anche parlato dell'Unione bancaria, dicendo che lo stato di progresso "molto avanzato". Padoan ha spiegato che durante il meeting dei ministri economici e finanziari dei Paesi aderenti all'Ue si è parlato di "affinamento e di decisione degli strumenti". Un processo che "sarà concluso nelle prossime settimane nell'ambito della presidenza italiana dell'Ue". Il ministro ha detto anche che l'Unione bancaria "si sta per completare e avremo tra poco un sistema bancario più solido". Per le riforme comunque "nessuna deadline" ha assicurato Padoan. "C'è un calendario che deve essere rispettato in base a quello che i Governi hanno anticipato perché fa parte della credibilità". 

Victor Constancio, vicepresidente della Bce, si è invece soffermato sul ruolo che i Paesi dell'Eurozona dovranno avere nel processo di crescita. "Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma i problemi non sono stati risolti, servono interventi urgenti ed immediati. I Paesi europei sono ancora sotto i livelli del Pil del 2008, negli anni '30 la ripresa fu più veloce. La discussione di oggi è stata incoraggiante: i Governi sono consapevoli di dover stimolare le riforme e creare un'economia europea più vitale" ha concluso Constancio. A fare da eco a Constancio anche Jyrki Katainen, commissario Ue uscente agli affari economici e neo vicepresidente della Commissione europea. Per il politico finlandese "molti paesi hanno in programma o già stanno attuando delle riforme ma l'attuazione delle riforme è più importante, perché se c'è la ricetta di un medico e sono state
comprate le medicine e poi non le prendiamo, non serve molto". 




 
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