MONDO
Dopo la vittoria di Tsipras
Elezioni in Grecia, l'Eurogruppo: Rispetto voto ma no sostegno a cancellazione del debito
"La possibilità di un'ulteriore estensione del programma di aiuti alla Grecia sarà discussa oggi", ha detto il presidente dell'Eurogruppo. Berlino: collaborazione con il nuovo governo, ma Atene rispetti gli impegni. Draghi: "In Grecia pressione fiscale ben al di sotto della media Ue"
Bruxelles
"La possibilità di un'ulteriore estensione del programma di aiuti alla Grecia sarà discussa oggi" nel corso della riunione a Bruxelles dei ministri delle finanze dell'Eurozona. Lo ha detto arrivando alla riunione il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.
"Non vedo sostegno per una cancellazione del debito"
Dijsselbloem ha comunque sottolineato che questa questione deve ovviamente essere discussa con il nuovo governo greco, e l'eventuale estensione del programma "deve essere richiesta" dalle autorità di Atene. "Non vedo sostegno per una cancellazione del debito - ha aggiunto il presidente dell'Eurogruppo -, abbiamo fatto già tanto per alleviarne il peso, allungando le scadenze agendo sui tassi, siamo pronti a discutere con il nuovo governo ma lavorare con l'Eurozona significa accettarne tutte le condizioni".
La Commissione Ue: pronti a lavorare con il nuovo governo
La Commissione europea "rispetta pienamente la scelta sovrana e democratica" ed è "pronta a lavorare con il nuovo governo quando sarà formato". Così il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, ha invece commentato il risultato delle elezioni in Grecia, aggiungendo che il Paese "ha fatto notevoli progressi" e che Bruxelles "resta pronto a collaborare per risolvere i problemi rimasti". Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha inolte scritto a Tsipras sottolineando che la promozione di "occupazione e crescita sostenibile, assicurando la responsabilità nei conti pubblici, è una sfida comune in Europa". Juncker ha garantito che l'esecutivo di Bruxelles "rimane pronto a continuare ad assistere la Grecia nel raggiungere questi obiettivi".
Berlino: gli impegni vanno mantenuti
"Il governo tedesco offrirà al futuro governo greco la propria collaborazione", ma "gli impegni vanno mantenuti". Questa la posizione della Germania secondo Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel. "Dal nostro punto di vista è giusto che il nuovo governo intraprenda misure che portino avanti la ripresa economica ellenica", ha spiegato ancora Seibert. "Di queste fa parte il fatto che la Grecia mantenga gli impegni presi e che il nuovo governo prosegua i successi nelle riforme" del precedente gabinetto guidato da Antonis Samaras. Da Berlino arrivano anche manifestazioni di contrarietà a ulteriori tagli del debito pubblico ellenico, ma filtra un'apertura a un possibile nuovo prolungamento delle scadenze legate ai programmi di aiuto concordati. "Fondamentalmente è un'opzione", ha detto una portavoce del ministero delle Finanze.
Draghi: "Pressione fiscale in Grecia inferiore a quella dell'Eurozona"
Oggi è stata pubblicata una lettera del presidente della Bce, Mario Draghi, in risposta all'Europarlamentare Kostas Krysogonos. Datata 15 gennaio, quindi prima delle elezioni greche, si inserisce comunque nel dibattito. "La prego di notare che la pressione fiscale in Grecia, contributi sociali inclusi, al 34,2% nel 2013, era ben al di sotto della media sia dell'Eurozona che dell'Ue a 28", scrive Draghi.
"Non vedo sostegno per una cancellazione del debito"
Dijsselbloem ha comunque sottolineato che questa questione deve ovviamente essere discussa con il nuovo governo greco, e l'eventuale estensione del programma "deve essere richiesta" dalle autorità di Atene. "Non vedo sostegno per una cancellazione del debito - ha aggiunto il presidente dell'Eurogruppo -, abbiamo fatto già tanto per alleviarne il peso, allungando le scadenze agendo sui tassi, siamo pronti a discutere con il nuovo governo ma lavorare con l'Eurozona significa accettarne tutte le condizioni".
La Commissione Ue: pronti a lavorare con il nuovo governo
La Commissione europea "rispetta pienamente la scelta sovrana e democratica" ed è "pronta a lavorare con il nuovo governo quando sarà formato". Così il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, ha invece commentato il risultato delle elezioni in Grecia, aggiungendo che il Paese "ha fatto notevoli progressi" e che Bruxelles "resta pronto a collaborare per risolvere i problemi rimasti". Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha inolte scritto a Tsipras sottolineando che la promozione di "occupazione e crescita sostenibile, assicurando la responsabilità nei conti pubblici, è una sfida comune in Europa". Juncker ha garantito che l'esecutivo di Bruxelles "rimane pronto a continuare ad assistere la Grecia nel raggiungere questi obiettivi".
Berlino: gli impegni vanno mantenuti
"Il governo tedesco offrirà al futuro governo greco la propria collaborazione", ma "gli impegni vanno mantenuti". Questa la posizione della Germania secondo Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel. "Dal nostro punto di vista è giusto che il nuovo governo intraprenda misure che portino avanti la ripresa economica ellenica", ha spiegato ancora Seibert. "Di queste fa parte il fatto che la Grecia mantenga gli impegni presi e che il nuovo governo prosegua i successi nelle riforme" del precedente gabinetto guidato da Antonis Samaras. Da Berlino arrivano anche manifestazioni di contrarietà a ulteriori tagli del debito pubblico ellenico, ma filtra un'apertura a un possibile nuovo prolungamento delle scadenze legate ai programmi di aiuto concordati. "Fondamentalmente è un'opzione", ha detto una portavoce del ministero delle Finanze.
Draghi: "Pressione fiscale in Grecia inferiore a quella dell'Eurozona"
Oggi è stata pubblicata una lettera del presidente della Bce, Mario Draghi, in risposta all'Europarlamentare Kostas Krysogonos. Datata 15 gennaio, quindi prima delle elezioni greche, si inserisce comunque nel dibattito. "La prego di notare che la pressione fiscale in Grecia, contributi sociali inclusi, al 34,2% nel 2013, era ben al di sotto della media sia dell'Eurozona che dell'Ue a 28", scrive Draghi.