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MONDO

Isole greche al collasso

Emergenza migranti, Grecia: "Ue pensi a un piano B se la Turchia si sfilerà dall'accordo"

Il ministro per l'Immigrazione greco Yannis Mouzalas ha anche esortato i suoi colleghi europei ad una maggiore cooperazione nell'accoglienza dei rifugiati

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"Siamo al collasso. La situazione è davvero critica". Il grido d'allarme era stato lanciato quache giorno fa da Christiana Kalogirou, governatrice della regione dell'Egeo Settentrionale. "Il flusso dei migranti di questi ultime settimane è notevolmente aumentato - aveva spiegato - e diventa sempre più difficile assicurare la dovuta assistenza a chi arriva nel nostro Paese". Oggi la Grecia si dice preoccupata anche per un eventuale fallimento dell'accordo tra l'Ue e la Turchia sui migranti, e chiede a Bruxelles un 'piano B' per evitare che riprendano i flussi dei rifugiati, in particolare sulle isole vicino alla costa turca. Un'idea respinta finora da Berlino.

"Serve un Piano B", ha detto in un'intervista al quotidiano tedesco 'Bild' ripresa dalla stampa greca, il ministro per l'Immigrazione greco Yannis Mouzalas, che ha anche esortato i suoi colleghi europei ad una maggiore cooperazione nell'accoglienza dei rifugiati. "I rifugiati dovrebbero essere equamente distribuiti in tutti i paesi dell'UE, non solo in alcuni", ha dichiarato.

Nel 2010 la Grecia è stata la porta d'ingresso principale per i migranti in cerca di asilo nell'Ue. Con l'accordo concluso il 18 marzo scorso, il flusso migratorio si è ridotto, ma in seguito alla repressione attuata dopo il fallito colpo di stato la tensione tra Ankare e Bruxelles è aumentate e il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha minacciato di far saltare gli accordi se l'Ue non avesse liberalizzato i visti per i cittadini turchi che desiderano viaggiare in Europa. Ma il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier ha respinto qualsiasi "ricatto".
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