MONDO
Al confine con la Serbia
Emergenza rifugiati, in Ungheria avviso shock: rischio contagio dai migranti. Nuovi scontri a Roszke
In Ungheria l'emergenza rifugiati continua a creare tensioni e si registrano episodi di intolleranza
"Non toccate gli oggetti lasciati dai migranti: vestiti, abiti, scatole di conserve e anche bottigliette d'acqua. I migranti portano malattie e rischiate di essere contagiati", recita l'inquietante avviso. Si avvertono i cittadini che nel caso avessero toccato senza guanti di protezione questi oggetti e dopo qualche giorno si presentino sintomi come "diarrea, vomito, esantemi sul corpo", di recarsi immediatamente da un medico.
Nella notte ci sono anche stati nuovi tafferugli fra polizia ungherese e migranti si al centro di prima accoglienza di Roeszke, a ridosso della frontiera con la Serbia, dove è ormai continua la protesta dei profughi contro le lungaggini delle operazioni di registrazione.
Molti di essi rifiutano di essere registrati in Ungheria (non volendo restare nel Paese) e si avviano a piedi a gruppi sull'autostrada che porta a Szeged e Budapest. Quando dai migranti sono state lanciate bottiglie e altri oggetti, gli agenti hanno fatto uso di lacrimogeni.
L'area di Roszke è uno dei principali punti di passaggio in Ungheria, il Paese dell'Est europeo investito dall'ondata di profughi principalmente in arrivo dalla Siria in conflitto. Ieri sono stati registrati 2.529 arrivi, secondo le cifre diffuse dalla polizia e basate esclusivamente sui migranti identificati.