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ECONOMIA

Siderurgico di Taranto

Ex Ilva, nulla di fatto a tavolo MISE con ArcelorMittal. Di Maio: "Ancora molto da fare per Taranto"

Intanto la Procura di Taranto ha disposto l'avvio delle procedura di spegnimento dell'Altoforno 2 dell'impianto ex Ilva di Taranto, che era stato sottoposto a sequestro preventivo dopo l'incidente costato la morte nel 2015 di un operaio investito da una colata incandescente

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Fumata nera a Roma. L'atteso tavolo tra parti sociali e Ministero per lo sviluppo economico non ha prodotto risultati tangibili e intanto da Taranto arriva la notizia dell'avvio della procedura di spegnimento dell'altoforno 2 ordinato dalla procura.

Re David (Fiom): Tavolo bloccato
"L'incontro non ha dato la risposta alla domanda principale: se non sappiamo come finisce la partita sull'immunita' da cui il sindacato e' escluso il tavolo con ArcelorMittal e' bloccato", ha detto la leader Fiom, Francesca Re David al termine  dell'incontro al Mise su Arcelor Mittal. "Il governo ha assicurato risposte e l'azienda e' in attesa di capire ma fino a che non c'e'una risposta definitiva lo stallo e' pesante", ha aggiunto Re David.

Di Maio: "Ancora tanto da fare"
Stallo confermato a stretto giro anche da ministro.  "Si e' concluso il tavolo sull'Ilva con Arcelor-Mittal e i sindacati. Continuiamo a lavorare, c'e' ancora tanto da fare per i lavoratori e per Taranto", scrive il titolare  dello sviluppo economico Luigi di Maio in un post su Facebook



Procura di Taranto avvia procedura per spegnimento altoforno 2
Intanto la Procura di Taranto ha disposto l'avvio delle procedura di spegnimento dell'Altoforno 2 dell'impianto ex Ilva di Taranto, che era stato sottoposto a sequestro preventivo dopo l'incidente costato la morte nel 2015 di un operaio investito da una colata incandescente.

La disposizione della Procura é la conseguenza del rigetto del Gup nei giorni scorsi dell'istanza di dissequestro dell'impianto. Il pm Antonella De Luca ha affidato al custode giudiziario, Barbara Valenzano, la definizione del cronoprogramma per lo spegnimento dell'Afo 2, che è uno dei tre altoforni del siderurgico di Taranto. I tecnici nominati dal Gup hanno accertato che l'azienda non avrebbe applicato tutte le prescrizioni per la messa in sicurezza dell'impianto.
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