MONDO
Scaduto l'ultimatum
Fallita trattativa Isis-Giordania: paura per gli ostaggi. Abe: "Fatto il possibile per Goto"
Il sedicente Califfato non ha fornito ad Amman le prove che il pilota giordano fosse vivo quindi il suo destino e quello del giornalista giapponese Goto sono ancora più a rischio
Siria
Non ci sono notizie certe sulla sorte di Kenji Goto e Muadh Kassasbe, il giornalista giapponese e il pilota giordano nelle mani dell'Isis. E' infatti è fallita la trattativa per lo scambio con la mancata kamikaze - nota come la vedova irachena - rinchiusa nelle carceri di Amman, Sajihad Rishawi. E l'ultimatum è scaduto.
Shinzo Abe: abbiamo fatto il possibile
Prima di lui il ministro degli Esteri giapponese, Fumio Kishida, ha detto alla stampa che "la situazione al momento è fluida e dobbiamo continuare a lavorare in stato di allerta" poi è intervenuto anche il premier Shinzo Abe: "Tutte le azioni possibili - ha detto - sono state messi in campo per garantire la liberazione del signor Goto".
Perchè è fallito il negoziato
Amman avrebbe chiesto all'Isis una prova del fatto che il pilota giordano fosse vivo. Non avendola ricevuta il negoziato sarebbe naufragato - scrive anche il New York Times - mentre per Site, il portale che monitora i siti jihadisti, la sua sorte sarebbe ormai segnata. "Il sole sta per tramontare e porterà via con sé l'ultimo respiro di Muath al Kaseasbeh" sarebbe il messaggio dell'Isis twittato poi da un account vicino ai terroristi.
L'appello della moglie di Goto
"Chiedo al governo giordano e a quello giapponese di capire che i destini dei due uomini sono nelle loro mani - ha dichiarato - mio marito e io abbiamo due figlie molto giovani, la nostra bambina più piccola aveva solo tre settimane quando Kenji è partito. Spero che la nostra figlia maggiore, che ha due anni, possa tornare a rivedere suo padre. Voglio che crescano conoscendo il loro padre. Mio marito è un uomo buono e onesto, andato in Siria per raccontare di coloro che soffrono".
Chi è Kenji Goto
Kenji Goto era andato in Siria per mettersi sulle tracce dell'amico Haruna Yukawa, il contractor militare che si era arruolato con i ribelli locali e poi ucciso dall'Isis nei giorni scorsi. Per il loro rilascio, l'Isis aveva chiesto il pagamento di un riscatto di 200 milioni di dollari. Una novità rispetto alle decapitazioni dei giornalisti e operatori americani e britannici. Nella trattativa era poi entrata la Giordania, dopo la richiesta dello Stato islamico di uno scambio tra il pilota e il giornalista in cambio della Rishawi, 44 anni, la donna condannata a morte in Giordania per aver partecipato nel 2005 a una serie di attacchi suicidi che avevano ucciso circa 60 persone. Rishawi doveva farsi saltare in aria in un albergo ad Amman assieme al marito, ma il meccanismo della sua cintura esplosiva non funzionò correttamente.
Shinzo Abe: abbiamo fatto il possibile
Prima di lui il ministro degli Esteri giapponese, Fumio Kishida, ha detto alla stampa che "la situazione al momento è fluida e dobbiamo continuare a lavorare in stato di allerta" poi è intervenuto anche il premier Shinzo Abe: "Tutte le azioni possibili - ha detto - sono state messi in campo per garantire la liberazione del signor Goto".
Perchè è fallito il negoziato
Amman avrebbe chiesto all'Isis una prova del fatto che il pilota giordano fosse vivo. Non avendola ricevuta il negoziato sarebbe naufragato - scrive anche il New York Times - mentre per Site, il portale che monitora i siti jihadisti, la sua sorte sarebbe ormai segnata. "Il sole sta per tramontare e porterà via con sé l'ultimo respiro di Muath al Kaseasbeh" sarebbe il messaggio dell'Isis twittato poi da un account vicino ai terroristi.
L'appello della moglie di Goto
"Chiedo al governo giordano e a quello giapponese di capire che i destini dei due uomini sono nelle loro mani - ha dichiarato - mio marito e io abbiamo due figlie molto giovani, la nostra bambina più piccola aveva solo tre settimane quando Kenji è partito. Spero che la nostra figlia maggiore, che ha due anni, possa tornare a rivedere suo padre. Voglio che crescano conoscendo il loro padre. Mio marito è un uomo buono e onesto, andato in Siria per raccontare di coloro che soffrono".
Chi è Kenji Goto
Kenji Goto era andato in Siria per mettersi sulle tracce dell'amico Haruna Yukawa, il contractor militare che si era arruolato con i ribelli locali e poi ucciso dall'Isis nei giorni scorsi. Per il loro rilascio, l'Isis aveva chiesto il pagamento di un riscatto di 200 milioni di dollari. Una novità rispetto alle decapitazioni dei giornalisti e operatori americani e britannici. Nella trattativa era poi entrata la Giordania, dopo la richiesta dello Stato islamico di uno scambio tra il pilota e il giornalista in cambio della Rishawi, 44 anni, la donna condannata a morte in Giordania per aver partecipato nel 2005 a una serie di attacchi suicidi che avevano ucciso circa 60 persone. Rishawi doveva farsi saltare in aria in un albergo ad Amman assieme al marito, ma il meccanismo della sua cintura esplosiva non funzionò correttamente.