MONDO
Il gesuita rapito in Siria un anno fa
Farnesina: "Nessun incontro tra una delegazione italiana e Dall'Oglio"
Anche l'intelligence e i gesuiti smentiscono che il mese scorso ci sia stato un contatto con il religioso
E del resto, la voce non è confermata nemmeno dai servizi segreti. "Non risulta a fonti qualificate dell'intelligence italiana che - come riportato dal quotidiano libanese al Akhbar - un mese fa una delegazione italiana abbia incontrato il gesuita italiano Paolo Dall'Oglio scomparso in Siria circa un anno fa. Le stesse fonti fanno notare che il giornale, filo-siriano, non è attendibile. Proseguono tuttavia, aggiungono, le attività per riportare a casa il religioso".
Una smentita arriva anche dai gesuiti: "Non abbiamo nessuna conferma che la
notizia sia vera, neanche dal padre provinciale per il Medio Oriente che segue da vicino la situazione. Naturalmente ci auguriamo che sia vero, ma per ora non abbiamo alcun elemento per dirlo", aggiunge un portavoce dei Gesuiti.
Padre Paolo Dall'Oglio è stato rapito il 27 luglio 2013 a Raqqa, in Siria, dagli uomini dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, cellula di al-Qaeda attiva in Iraq oltre che nella crisi siriana. Dalla Siria, dove negli anni Ottanta aveva fondato la comunità monastica cattolico-siriaca di Mar Musa a nord di Damasco, era stato espulso il 12 giugno 2012 per essersi espresso a favore della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad scoppiata nel marzo dell'anno precedente.