MONDO
Il blitz
Fbi nello studio del legale di Trump, il tycoon sfoga la rabbia su twitter: "E' caccia alle streghe"
L'intervento del Federal Bureau, ieri, non è direttamente legato all'inchiesta che Mueller sta svolgendo sul Russigate, ma è molto probabile che sia iniziato grazie alle informazioni condivise da Mueller con le autorità di New York. Sequestrati documenti su pagamenti alla pornodiva Stormy Daniels. Trump: "Il privilegio avvocato-cliente è morto"
A TOTAL WITCH HUNT!!!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 aprile 2018
A provocare la reazione del presidente, sottolineata da tre punti esclamativi, il sequestro, da parte del Federal bureau, delle carte dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, al secolo Stephanie Clifford. Il caso è riesploso a gennaio di quest'anno (il Wall Street Journal ne aveva già dato conto nel 2016, nel pieno della bufera per le accuse di molestie e di sessismo mosse al tycoon). E il mese scorso, la donna ha fatto causa a Trump, sostenendo che l'accordo sottoscritto per mantenere il silenzio sulla loro relazione non è valido perché manca la sua firma. "Il privilegio avvocato-cliente è morto" tuona Trump sempre su twitter.
Attorney–client privilege is dead!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 aprile 2018
I due cinguettii fanno seguito alle critiche lanciate nelle ultime ore dal presidente Usa anche contro il Russiagate, definito un "attacco al paese".
L'Fbi perquisisce l'ufficio del legale di Trump su soldi alla pornodiva
Ieri pomeriggio l'Fbi ha perquisito l'ufficio di Cohen, all'interno del Rockefeller Center di Manhattan. Lo ha riportato il New York Times, sostenendo che gli agenti abbiano sequestrato le carte dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels e le comunicazioni tra Cohen e il presidente americano. La polizia federale ha ricevuto il via libera dopo il mandato inviato loro dal procuratore speciale, Robert Mueller. Secondo l'agenzia Dow Jones anche la residenza di Cohen è stata perquisita.
L'avvocato di Cohen ha definito la perquisizione "inappropriata e non necessaria". L'intervento di ieri non è direttamente legato all'inchiesta che Mueller sta svolgendo sul Russigate, ma è molto probabile che sia iniziata grazie alle informazioni condivise da Mueller con le autorità di New York.
Cohen aveva già collaborato con le autorità americane sul Russigate, inviando al Congresso centinaia di documenti in suo possesso essendo da anni il legale personale di Trump.
L'avvocato è tuttavia al centro di un altro scandalo. Ha infatti pagato circa 130.000 dollari per chiedere a Stormy Daniels di non rivelare l'incontro sessuale che ebbe in Florida con Trump nel 2006. La richiesta arrivò poco prima delle elezioni del novembre 2016 e di recente Daniels ha detto di essere stata minacciata mentre si trovava in un parcheggio con sua figlia in auto. Per questo motivo ha deciso di accettare il denaro.
Donald Trump ha sostenuto di non sapere nulla della decisione di Cohen di pagare Daniels per comprare il suo silenzio. L'avvocato della pornostar ha chiesto a Trump di fare questa dichiarazione sotto giuramento.