SALUTE
Nelle strutture pubbliche e private
Fecondazione eterologa, la Regione Toscana dà il via libera ai centri
La Regione ha deliberato la possibilità di offrire ai propri cittadini la procedura nei centri pubblici, privati e convenzionati
La Delibera della Toscana, spiega Gianni Baldini, avvocato, docente di Biodiritto a Firenze ed esperto incaricato dalla Regione di seguire la materia, "va nella direzione di colmare un vuoto tecnico e di garanzie per i cittadini che verosimilmente non sarà definito per molto tempo", mentre conferma "come non fosse necessaria alcuna 'via parlamentare' di recepimento né di modifica delle regole" riguardo ad alcuni punti centrali, quali l'anonimato e la gratuità delle donazioni.
"La delibera - osserva Baldini - recepisce nell'allegato tecnico l'allegato III della Direttiva Ue 171/16, nella quale si dettano le regole per poter effettuare l'eterologa senza necessità di un atto normativo. In pratica approva delle Direttive tecniche e mediche cui i centri di PMA pubblici e privati dovranno attenersi per eseguire le metodiche di PMA eterologa (requisiti di accesso di coppie e donatori, esami da effettuare per i donatori, modalità della donazione e numero ddi donazioni possibile, etc)".
Baldini agginge:"Senza invadere il campo riservato al legislatore la delibera fornisce un quadro certo a centri pubblici e privati, pazienti, medici e società scientifiche limitandosi ad applicare la legge vigente (Legge 40/04 art. 9; decreto legislativo 191/07; decreto legislativo 16/10) in tema di anonimato, gratuità della donazione, tracciabilità, conservazione gameti, numero delle donazioni, registro dei donatori previsto per i Centri medici".