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Elezione in Federcalcio
Figc: il giorno del presidente? Tra Tavecchio e Albertini potrebbe anche spuntare un commissario
Sostegno a Tavecchio al 55%, ma durante il voto potrebbero esserci delle sorprese. Dietrofront del Cesena: appoggio al presidente dei Dilettanti
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In corsa per la poltrona di via Allegri sono in due: Carlo Tavecchio, presidente della Lega nazionale Dilettanti, e Demetrio Albertini, vicepresidente uscente della Federcalcio. Su entrambi pesa l’ombra del commissariamento, un’ipotesi che forse non dispiacerebbe al presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Il futuro lo sceglieranno comunque i 278 delegati che voteranno in rappresentanza delle sette componenti: Serie A con il 12% dei delegati, Serie B con il 5%, LegaPro con il 17%, Dilettanti con il 34%, calciatori con il 20%, allenatori con il 10% e arbitri con il 2%. All’inizio sembrava tutto scontato, con una maggioranza bulgara pronta a sostenere Tavecchio (quasi tutta la A, la B, la Lega Pro e la Lnd) e Albertini, con l’appoggio di Juventus, Roma, Aic e Aiac, già sconfitto in partenza.
Poi il presidente dei Dilettanti è scivolato una prima volta sugli stranieri ‘mangiabanane’. Le critiche sono arrivate da tutte le parti, anche da Uefa, Fifa e Ue. Tavecchio si è difeso, ha cercato di correggere quella frase infelice, ma dopo ci è ricascato di nuovo, paragonando il trattamento riservatogli a quello ricevuto dall’assassino di Kennedy. Seconda gaffe in pochi giorni e i suoi nemici sono aumentati, con delle crepe nelle leghe di serie A, B e Pro. Dal 68% il consenso intorno a Tavecchio è sceso al 55%, sempre buono per vincere al terzo scrutinio. Albertini invece è rimasto fermo al 30%. E’ cresciuta invece la fazione di chi ad entrambi ha chiesto un passo indietro. Nove società di serie A - Juventus, Roma, Torino, Sampdoria, Sassuolo, Empoli, Cagliari, Cesena e Fiorentina - hanno sottoscritto un documento chiedendo che entrambe le candidature fossero ritirate. Il Cesena ha però poi fatto dietrofront. Tavecchio e Albertini non hanno preso in considerazione questa possibilità. Entrambi puntano ad essere eletti, entrambi proveranno ad attuare il programma di 11 punti che hanno presentato. Ma solo uno dei due, alla fine, affronterà il primo problema che sarà sulla scrivania del presidente della Figc: nominare il nuovo commissario tecnico della Nazionale che affronterà le qualificazioni a Euro 2016. Roberto Mancini o Antonio Conte i papabili. Nomi buoni anche se all’Hilton di Fiumicino dovessero prevalere le schede bianche, aprendo le porte di via Allegri ad un commissario.