MONDO
L'uomo è stato rapito con la moglie dal gruppo terroristico
Filippine, appello dell'ostaggio tedesco nelle mani di Abu Sayyaf: "Pronta la mia fossa"
Ad un'emittente radiofonica parla il medico tedesco rapito: "Sono qui, seduto in una buca. Mi hanno detto che questa è la mia tomba". Il 17 scade l'ultimatum per il pagamento del riscatto di 5,6 milioni di dollari
L'uomo, un medico di Entville, in Germania, identificato come Stefan Viktor Okonek, ha detto nel corso di un'intervista radiofonica alla DXRZ, emittente di Zamboanga City, di essere stato spinto dai suoi rapitori in una buca larga 1,5 metri e profonda 3, scavata nella giungla dell'isola di Jolo, un migliaio di chilometri circa a sud di Manila. Ha raccontato poi di essere stato diviso dalla moglie, Henrike Dielen,due giorni fa.
Abu Sayyaf ha chiesto un riscatto di 5,6 milioni di dollari, e nelle scorse settimane, i terroristi avevano anche chiesto a Berlino di rivedere la sua politica contro Isis in Iraq e Siria, ricevendo un netto rifiuto dal governo tedesco. "Abu Sayyaf ha ribadito le sue richieste", ha dichiarato l'ostaggio all'emittente radiofonica, "Vogliono denaro. Vogliono che il governo filippino ritiri le truppe".
Nei giorni scorsi, in un altro appello, era stata la donna rapita a descrivere le terribili
condizioni di vita nella giungla, cui la coppia è costretta dai suoi aguzzini. Oltre alla coppia tedesca, si ritiene che Abu Sayyaf tenga in ostaggio altre 10 persone, un olandese, uno svizzero e due malesi.