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POLITICA

"Ridurre le tasse è un obiettivo giusto, noi lo facemmo"

Fisco, D'Alema contro Renzi: "Non si parte levando tasse ai più ricchi"

L'esponente democratico commenta la manovra annunciata da Renzi e spiega che il punto è capire da dove partire: bisogna - secondo D'Alema - partire dalle famiglie più povere e dai lavoratori. "Se si pensasse di ridurre le tasse aumentando il debito pubblico - aggiunge - sarebbe una misura discutibile perché sostanzialmente è come se ci dividessimo i soldi dei nostri figli".

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"Ridurre le tasse è un obiettivo giusto, noi lo facemmo. I dati dell'Istat dimostrano che durante il mio governo furono ridotte dell'1,8%. Quindi, non è una novità in assoluto che la sinistra possa ridurre le tasse. Ora si tratta di vedere quali sono le priorità". Lo ha dichiarato Massimo D'Alema (Pd) in un'intervista ad Agorà Estate (Raitre) in onda in mattinata.

"La priorità - ha spiegato l'ex presidente del Consiglio - è ridurre la tassazione che grava sulle famiglie più povere e i lavoratori, perché il sistema fiscale deve corrispondere, secondo la Costituzione, a un principio di equità sociale e di proporzionalità al reddito. Quindi, non si parte levando le tasse ai più ricchi ma ai più poveri".

A giudizio dell'esponente democratico, in ogni caso, "se si pensasse di ridurre le tasse aumentando il debito pubblico sarebbe una misura discutibile perché sostanzialmente è come se ci dividessimo i soldi dei nostri figli. Immagino, però, che il governo non voglia pensare a una cosa di questo genere. Renzi ha annunciato tutto nel corso dei prossimi 3 anni, si tratta di una manovra di 50 miliardi e di capire da dove cominciare".
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