MONDO
Ancora guai per il social
Ftc annuncia indagine su Facebook, nuovo tonfo del titolo in borsa
L’agenzia federale per la tutela dei consumatori avvia verifiche sulla privacy, un’eventuale condanna potrebbe costare a Zuckerberg molti milioni di dollari
Perso un altro 5% a Wall Street
Il titolo Facebook ha un nuovo tonfo in borsa, e cede il 5% a 150,93 dollari. Le azioni - reduci dalla settimana peggiore dal 2012, per via dello scandalo legato all'abuso di dati di oltre 50 milioni di utenti del social network da parte di Cambridge Analytica – avevano aperto la seduta odierna a 160,82 dollari per poi arrivare al massimo intraday a 161,10 dollari. Nella sua nota, Ftc ha fatto capire che intende punire anche i gruppi coinvolti in "atti illeciti che causano danni sostanziali ai consumatori in violazione dell'Ftc Act". L'agenzia Usa ha citato anche il "Privacy Shield" ossia lo scudo per la privacy messo a punto dal dipartimento americano del Commercio, dalla Commissione Ue e dalle autorità svizzere per fornire alle aziende su ambo le sponde dell'Atlantico un meccanismo con cui rispettare requisiti sulla protezione dei dati quando informazioni personali vengono trasferite dalla Ue e dalla Svizzera agli Usa.
Rischio risarcimento da 40mila dollari a violazione
Con Ftc Act, invece, si fa riferimento al principale statuto della commissione stessa. La Ftc ha detto che "valuta seriamente i recenti articoli di stampa che sollevano preoccupazioni notevoli sulle pratiche di Facebook relative alla privacy. Oggi Ftc conferma di avere aperto una indagine non pubblica su quelle pratiche". L’agenzia ha ricordato che "le aziende che hanno in passato siglato accordi con Ftc devono anche rispettare le regole della Ftc che impongono requisiti per la sicurezza di dati e della privacy". Si tratta di un chiaro riferimento all'accordo siglato nel 2011 tra Facebook e la Commissione Usa. Quell'accordo impone a Facebook di informare gli utenti e di ricevere da loro il permesso esplicito a condividere i dati personali oltre i limiti da loro specificati nelle impostazioni sulla privacy. Una violazione di quell'intesa potrebbe comportare per Facebook una multa fino a 40mila dollari per ogni violazione. Viste le possibili perdite di dati personali legate alla vicenda Cambridge Analytica, una eventuale condanna potrebbe costare molti milioni di dollari al gruppo di Mark Zuckerberg.