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MONDO

Conferenza stampa del primo ministro israeliano

Gaza, Netanyahu: "L'Islam estremista bussa alle nostre porte"

Il premier annuncia che Israele continuerà la sua offensiva militare sulla Striscia di Gaza finché non saranno più lanciati razzi contro le città israeliane. L'ultimo bilancio, secondo fonti palestinesi, è di oltre 100 morti e più di 700 feriti. Hamas annuncia: "Siamo pronti a combattere per mesi" e lancia un 'avvertimento' alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv

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"Israele resisterà alla pressione della comunità internazionale che chiede di fermare le operazioni su Gaza". Sono le parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mentre arriva la notizia che Israele ha richiamato 33 mila soldati riservisti e potrebbe rinforzare la sua fanteria, intensificando così la sua campagna contro Hamas. Scopo di Netanyahu respingere, in Medio Oriente, l'Islam estremista, "che bussa anche alle nostre porte. Dobbiamo prenderci cura di Hamas a Gaza, e lo facciamo. Ma non basta''. Israele, ha proseguito, ''non puo' accettare che la Cisgiordania si trasformi in un'altra Gaza''.

Netanyahu è rimasto vago sui piani di Israele, dicendo in un discorso televisivo che una "difficile e complessa battaglia ci attende". In precedenza ha parlato per telefono con il presidente Barack Obama, che ha offerto il suo aiuto per "facilitare la fine delle ostilita'". Dal canto suo il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha invitato Hamas a fermare gli attacchi per porre fine allo spargimento di sangue. Il ritorno delle violenze a Gaza e a Israele costituisce una minaccia terribile per i bambini di entrambe le parti, ha dichiarato l'Unicef. Già negli ultimi tre giorni, secondo quanto segnalato, almeno 19 bambini palestinesi sono stati uccisi in attacchi aerei su Gaza e molti altri feriti. L'enclave costiera è soggetta a blocco, rendendo difficile ai civili la fuga. Anche in Israele, gli attacchi di razzi da Gaza minacciano la vita dei bambini israeliani. L'Unicef rilancia quindi l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite alle parti di esercitare la massima moderazione e ribadisce il loro obbligo giuridico e morale di proteggere i bambini dai pericoli.

E' di oltre 100, intanto, il bilancio delle vittime degli attacchi aerei israeliani su Gaza. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi, che comunicano anche il numero dei feriti: più di 700, tra cui molte donne e bambini. Israele afferma che ci sono "decine di terroristi" tra i morti. In Israele tre persone sono rimaste ferite, una gravemente, quando venerdì mattina un razzo ha colpito la stazione di benzina a Ashdod. Tre razzi inoltre sono stati sparati dal sistema antimissile israeliano Iron Dome nei pressi di Tel Aviv. L'esercito libanese ha poi confermato che i militanti nel sud del paese hanno sparato tre razzi nel nord di Israele nelle prime ore di venerdi' e che per risposta Israele ha bombardato la zona. Non sono stati segnalati feriti.

Come risposta Hamas ha evocato la prospettiva di un lungo confronto militare. "Siamo pronti a mesi di combattimenti, la guerra questa volta sarà diversa dalle altre e il nemico non si fermerà se non alle nostre condizioni", ha avvertito Mahmoud al Zahar, dirigente del movimento islamista che controlla la Striscia di Gaza. Membro fondatore di Hamas, al Zahar ha aggiunto che "stavolta il popolo palestinese è unito nell'affrontare questa guerra e le cose andranno diversamente". Le Brigate Ezzedin al-Qassam hanno avvertito le compagnie aeree di non volare sullo scalo internazionale Ben Gurion di Tel Aviv, nel mirino dei razzi che anche sono stati lanciatio verso la più popolosa città israeliana e sono stati intercettati e distrutti dal sistema antimissile Iron Dome.

L'aeroporto è rimasto operativo fin dall'inizio dell'operazione Protective Edge, ma in alcuni casi i voli sono stati deviati verso nord. Tel Aviv è finita più volte nel mirino dei razzi lanciati da Gaza, intercettati dall'Iron Dome o caduti in zone aperte. "L'aeroporto Ben Gurion sarà uno dei nostri obiettivi perché ospita anche una base dell'aeronautica militare", hanno fatto sapere le Brigate con un comunicato. Un portavoce dello scalo internazionale ha confermato che le sirene sono risuonatee tutte le attività si sono fermate per circa 10 minuti, ma ha aggiunto che l'allarme riguardava l'intera zona di Tel Aviv e non era una minaccia diretta all'aeroporto.

Barack Obama, ha telefonato nella notte al premier israeliano Benjamin Netanyahui per comunicargli che gli Usa sono pronti a mediare tra israeliani e palestinesi per far cessare le ostilità, anche risuscitando "l'accordo per il cessate il fuoco del novembre 2012". La parola, però, al momento resta alle armi: "I terroristi di Gaza hanno commesso un grave errore nell'attaccare il popolo di Israele. Hanno portato il disastro", ha scritto in un tweet Benny Gantz, capo di Stato maggiore delle forze armate israeliane.

Israele, in ogni caso, avrà "il pieno sostegno statunitense" nel caso in cui dovesse lanciare un'operazione di terra nella Striscia di Gaza. "Non c'è nessuno che voglia un'operazione delle truppe di terra a Gaza: quello che vogliamo è che Hamas fermi il lancio di razzi contro Israele", ha dichiarato in un'intervista alla radio dell'esercito israeliano l'ambasciatore Usa a Tel Aviv, Dan Shapiro.
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