Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/onu-ban-ki-moon-uso-eccessivo-forza-intollerabile-d1fd75fb-e4fd-44c4-a423-cdf6dc8c190f.html | rainews/live/ | true
MONDO

Ban Ki Moon: "L'uso eccessivo della forza è intollerabile"

Usa: "Israele non invada Gaza", oltre 80 morti

L’operazione Protective Edge è al terzo giorno: 81 morti e 550 feriti. Netanyahu: "La tregua non è in agenda". L'Onu fa un appello per il cessate il fuoco

Gaza (foto Ap)
Condividi
A Gerusalemme suonano le sirene, si sentono tre esplosioni. Mentre a Gaza, continuano i raid israeliani: oltre 80 morti, più di 500 i feriti. Un'escalation che va avanti da tre giorni, con l'operazione Protective Edge. Un'ondata di violenza finita anche sul tavolo del Consiglio di Sicurezza Onu, riunito di emergenza: "L'eccessivo uso della forza è intollerabile", dice il segretario generale Ban ki-Moon. Al Palazzo di Vetro si sottolinea che "urgente più che mai trovare un terreno comune per un ritorno alla calma e un'intesa per un cessate il fuoco".

"La tregua non è in agenda"
Ban Ki-moon ha ribadito la sua condanna al lancio dei razzi da Gaza a Israele, sottolineando che "è inaccettabile per i civili di entrambe le parti di vivere permanentemente nella paura". "Il mio interesse primario è quello di proteggere i civili", ha aggiunto il segretario generale. "Ancora una volta - ha sottolineato - i palestinesi si trovano in mezzo tra l'irresponsabilità di Hamas e la dura risposta di Israele. Ma "la tregua con Hamas non è in agenda", dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Aumentano così le vittime nella Striscia. E continua il lancio di razzi da Gaza, l'ultimo proprio su Gerusalemme, come scrive su twitter Tsahal:




Usa: "Israele non invada Gaza"
Non ha tardato ad arrivare la presa di posizione degli Stati Uniti. "Nessuno - ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato, Jennifer Psaki - vuole assistere ad un'invasione di Gaza da parte di Israele. Per questo è importante un allentamento delle tensioni": 

L'ultimatum di Peres: cessate i razzi o invasione di terra 
Ieri il presidente israeliano Simon Peres aveva lanciato l'ultimatum: se i razzi non cesseranno di essere lanciati contro Israele – ha detto – l’operazione terrestre potrebbe essere inevitabile. L'esercito israeliano ha mobilitato 40 mila riservisti nel caso si concretizzasse l'offensiva di terra. Due giorni fa il premier Benjamin Netanyahu ha richiamato 40 mila riservisti e migliaia di militari israeliani sono ammassati lungo il confine con Gaza, facendo crescere l’ipotesi di un attacco via terra. “Se chiedete la mia umile opinione – ha detto intervistato da Radio Israel il ministro dell’Intelligence Yuval Steinitz – si sta avvicinando il momento di un’operazione significativa”. 

Abu Mazen: "è un omicidio"
Da parte palestinese, il presidente Abu Mazen ha definito l’operazione “un genocidio e un massacro” mentre Khaled Mashaal, leader in esilio di Hamas, ha invitato i palestinesi a resistere contro Israele: “Il nostro nemico è più forte ma dobbiamo affrontarlo con l’aiuto di Dio”. Sono poi controverse le notizie sulla morte di un leader di Hamas,  Ayman Siam: sarebbe morto, secondo Jerusalem Post ma secondo Hamas la notizia è infondata. Intanto su twitter con l'hashtag #gazaundeattack i propalestinesi documentano gli effetti dei bombardamenti israeliani. Tuttavia, alcune foto, rileva la Bbc con un'analisi non sono verosimili perché provengano dalla Siria o dalla precedente offensiva su Gaza nel 2012. 


Condividi