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MONDO

Incontro a Palazzo Chigi con Martin Schulz

Gentiloni: "Sui migranti pretendiamo atteggiamento positivo da Ue"

"Il messaggio da parte nostra  è che serve un impegno comune, non ci rassegniamo all'idea che la grande questione della sfida migratoria possa essere lasciata a singoli paesi, per scelta del caso, della geografia. Deve essere un impegno comune"

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La questione dei migranti deve essere affrontata con un "impegno comune" europeo, l'Italia fa "la sua parte" ma "pretende un atteggiamento positivo da parte dell'Ue". Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al termine del colloquio con il presidente del Partito socialdemocratico tedesco Martin Schulz. "Il messaggio da parte nostra - spiega Gentiloni - è che serve un impegno comune, non ci rassegniamo all'idea che la grande questione della sfida migratoria possa essere lasciata a singoli paesi, per scelta del caso, della geografia. Deve essere un impegno comune". Gentiloni ha aggiunto: "Ho avuto occasione di discuterne in questi giorni con diversi interlocutori, da ultimo anche con il presidente ella commissione Jean Claude Juncker che mi ha confermato l'impegno in questa direzione". Il presidente del Consiglio ha sottolineato che l'Italia è "un Paese che certamente non si tira indietro di fronte alla situazione che abbiamo davanti. Proprio perché siamo un Paese che fa la sua parte noi pretendiamo un atteggiamento positivo da parte dell'Ue e un leader come Martin Schulz nella nostra conversazione ha dato un contributo di grande rilievo".

Hot spot Francia? Abbiamo la nostra agenda
"Sinceramente noi stiamo alla nostra agenda che ci impegna sul piano dell'accoglienza, a cui non rinunciamo, che ci vede impegnati a discutere con le Ong una serie di regole e che ci vedrà nei prossimi giorni impegnati con un passo ulteriore di assistenza alle autorità libiche per il controllo del loro territorio". Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sull'iniziativa francese di creare hot spot in Libia. "Siamo stati - ha ricordato - forse il Paese più impegnato a promuovere la stabilizzazione della Libia, siamo tutt'ora impegnati a far fare a questa stabilizzazione se possibile passi in avanti e quindi abbiamo salutato con favore anche il fatto che a Parigi si siano incontrati il presidente Sarraj e il generale Haftar su iniziativa di Macron perchè speriamo che abbia dei seguiti e degli sviluppi".

Tuttavia, mezza marcia indietro della Francia dopo la telefonata tra il presidente Emmanuel Macron e Gentiloni. Dopo che Macron stamane ha annunciato la creazione di hotspot in Libia, l'Eliseo chiarisce che questo obiettivo "oggi non è possibile" pertanto è tutto rinviato a "fine agosto quando sarà effettuata sul posto una missione per verificare la fattibilita'" del progetto.

Collaborazione con Libia sul mare può essere momento di svolta
"La richiesta venuta da Tripoli di assistenza e collaborazione della Guardia costiera può essere un momento di svolta", ha poi detto Gentiloni al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con Schulz. "Mi fa piacere constatare che in Europa c'è grande sostegno a questa nuova possibilità. Naturalmente i dettagli di questa missione di sostegno li stiamo discutendo, li presenteremo martedì alle quattro commissioni esteri e difesa di Camera e Senato e sono certo che con il voto del Parlamento questa operazione possa avere i suoi risultati positivi".
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