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ECONOMIA

Agenda economica

Governo: fisco, reddito di cittadinanza e pensioni i temi caldi della ripresa

Sul tavolo anche gli ammortizzatori sociali, su Quota 100 scontro politico

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di Tiziana Di Giovannandrea L'agenda economica che attende il Governo alla ripresa a settembre, dopo la pausa estiva, è piena e complessa e rischia di trasformarsi in  terreno di acceso confronto politico. La riforma fiscale, le liberalizzazioni, le delocalizzazioni, gli ammortizzatori sociali, la revisione del reddito di cittadinanza e Quota 100 sono tutti temi sul tavolo del Governo.

Settembre è il mese in cui ogni anno il Ministero dell'Economia presenta, entro il 27, le nuove stime della NaDef, termine che torna sulla bocca di tutti ogni fine estate quando il Governo deve aggiornare le sue previsioni economico-finanziarie. La Nota di Aggiornamento del Def è il primo passo per arrivare all'elaborazione della manovra di bilancio. Il documento di Economia e Finanza è fondamentale per la stesura della nuova legge di Bilancio. 

A settembre l'Esecutivo dovrà completare la prima parte di riforme annunciate nel PNRR: la legge delega sul fisco e il ddl concorrenza, che a luglio sono stati rinviati per dedicarsi alla riforma della giustizia.

Fisco La riforma del Fisco è un nodo rinviato da affrontare a breve. L'impegno è di partire dalla bozza di proposta approvata dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato sulla base dell'indagine conoscitiva condotta per sei mesi. Il Parlamento ha chiesto di ridurre l'Irpef per i contribuenti della terza fascia di reddito (quella tra 28.000 e 55.000 euro), di superare l'Irap, di semplificare l'Ires e la normativa Iva e di sfoltire le micro tasse. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, prima della pausa estiva ha indicato la tabella di marcia con l'addio all'Irap, la rimodulazione delle aliquote Iva, il taglio del cuneo, un unico codice tributario e niente patrimoniale. L'obiettivo è costruire un nuovo impianto dell'Irpef più progressivo ma con gradualità. Lo scoglio però sono le risorse perché come ha spiegato lo stesso ministro, non si può realizzare una riforma in deficit.

Ammortizzatori sociali  Il problema anche in questo caso sono le risorse. L'emergenza Covid ha evidenziato la necessità di proteggere tutti i lavoratori allo stesso modo, diffondendo l'idea di un'ammortizzare universale, anche per precari e autonomi. Il costo del pacchetto studiato dal ministro del lavoro Andrea Orlando oscilla dai 6 agli 8 miliardi.

Reddito di cittadinanza e pensioni. È il terreno di scontro più duro tra M5s e Lega. La Lega giudica il Reddito di cittadinanza un sussidio dannoso per il mercato del lavoro. Matteo Salvini ha annunciato che sarà il firmatario del ddl per l'abolizione e di voler utilizzare le risorse per prolungare Quota 100. Giuseppe Conte ha difeso quella che ha definito "una misura di civiltà": ma tutte le forze politiche, incluso il  M5s, concordano sul fatto che il reddito di cittadinanza necessita di una revisione che favorisca le politiche attive. Sul tema è in programma un tavolo con le parti sociali e il ministro Orlando il 2 settembre. Il pensionamento anticipato non sarà invece rinnovato, lasciando spazio alla pensione di vecchiaia a 67 anni. Una via poco percorribile per i sindacati, che propongono invece flessibilità in uscita a partire dai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica.
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